Quattroruote Auto & Flotte Aziendali 2015 – Il lato oscuro del noleggio

Siete proprio sicuri che scegliendo il noleggio a lungo termine vi siate garantiti la mobilità a costi certi e pensieri zero? La risposta è quasi sempre sì, a patto che manteniate gli occhi aperti prima, durante e dopo… di Salvatore Saladino Se chiedete a un fornitore di noleggio a lungo termine quali siano i principali vantaggi nello … Leggi tutto “Quattroruote Auto & Flotte Aziendali 2015 – Il lato oscuro del noleggio”

Siete proprio sicuri che scegliendo il noleggio a lungo termine vi siate garantiti la mobilità a costi certi e pensieri zero? La risposta è quasi sempre sì, a patto che manteniate gli occhi aperti prima, durante e dopo…

di Salvatore Saladino

Se chiedete a un fornitore di noleggio a lungo termine quali siano i principali vantaggi nello
scegliere questa formula d’acquisizione, la risposta sarà immediata: nessun investimento
iniziale; certezza dei costi; ripartizione della spesa in rate mensili comprensive di tutte le voci
amministrative, assicurative, gestionali, manutentive ordinarie e straordinarie, burocratiche;
mancanza di obblighi di gestione dell’usato; nessuna esposizione finanziaria importante…
Insomma, il noleggiatore pare proprio offrire la soluzione giusta per avere un’auto sempre
nuova, sfruttando tutti i benefici del possesso, senza incorrere negli inconvenienti legati alla
proprietà.
Tutto questo è vero? In gran parte sì. Ma in mezzo a tanti pregi, qualche difetto c’è. Perciò
occorre prestare molta attenzione: prima, durante e dopo. Ossia nella fase precedente alla
definizione del contratto di noleggio, durante il periodo della locazione, e infine nella fase di
gestione della chiusura del rapporto commerciale con il fornitore.
Costi certi? All’inizio sì, ma…
Un po’ di benchmarking tra fornitori differenti, qualche preventivo a confronto e il gioco
sembra fatto. Il canone è lì, ben evidenziato nero su bianco. Magari addentrarsi nelle singole
voci che lo compongono risulterà un po’ più complicato, così come avere preventivi
confrontabili in modo semplice, e pure orizzontarsi nel ginepraio delle franchigie. Il vero
problema, nella fase pre-contrattuale, è che il mercato del noleggio a lungo termine è opaco
tanto quanto un vetro smerigliato: tutti i player che operano in questo settore garantiscono (a
parole) la massima trasparenza, preventivi facili e sicuri, car configurator mirabolanti. Ma si
guardano bene dal fornire effettivamente quotazioni online, se non annunci civetta tipo “a soli
99 euro al mese, tutto compreso”. Poi magari si scopre, leggendo le note, che occorre un maxianticipo,
la percorrenza complessiva basta a malapena per andare da casa all’ufficio un paio di
volte al mese e altre limitazioni ancora. Un preventivatore online, insomma, non esiste ancora.
Costruite pure l’auto aziendale dei vostri sogni ma, al termine del percorso, verrete
inderogabilmente indirizzati a una richiesta di contatto diretto: ad aspettarvi dietro l’angolo
c’è sempre un addetto commerciale, più o meno efficiente e solerte.
Nessun preventivatore vero, insomma, e meno che mai un comparatore. Ci siamo arrivati per
le assicurazioni, per i mutui, per i prestiti finalizzati al credito al consumo, ma per il noleggio a
lungo termine ancora no.
Succede quindi che, soprattutto per le Pmi, gli artigiani e le ditte individuali, chi vuole
“acquistare” un noleggio a lungo termine ha sempre l’impressione di non riuscire mai a
ottenere l’offerta migliore disponibile sul mercato. Ne volete la prova? Utilizzate un piccolo
trucco: fatevi rilasciare un preventivo da un fornitore, poi chiamatelo al telefono e ditegli che
un suo concorrente per la stessa vettura (e a parità di condizioni contrattuali) vi fa spendere
100 euro al mese in meno. Vedrete che quella che vi ha appena presentato come “la miglior
offerta possibile” verrà subito decurtata sensibilmente. Per le grandi aziende, invece, la
vicenda è meno complicata. Perché hanno gli accordi-quadro direttamente con i Costruttori,
che garantiscono sconti prefissati, e anche perché i noleggiatori, una volta conquistato il
cliente che acquista all’ingrosso, ben difficilmente se lo lasciano sfuggire. Per non parlare delle
aste online, vero e proprio incubo per i fornitori, che si trovano a combattere tra loro su
capitolati di gara minuziosamente descritti, a cui si devono attenere senza sgarrare, pena
l’esclusione dal bando, e che li costringono a rispondere si o no nel volgere di pochi secondi.
Attenzione anche alla durata del contratto e alla quantità di servizi compresi nel canone:
l’obiettivo nascosto del noleggiatore è sempre quello di vendere il maggior numero di opzioni
possibili, sperando che ne facciate scarso utilizzo e, al termine della locazione, è quello di
ritornare in possesso di un’auto più “fresca” possibile, e nel miglior stato d’uso, per poterla
rivendere a un prezzo vantaggioso. Quindi, evitate contratti sotto i 36 mesi ma allungate il
periodo in relazione alla percorrenza stimata e, se proprio volete essere “precisi”, informatevi
sulle scadenze dei tagliandi manutentivi in modo da chiudere il contratto con una percorrenza
kilometrica appena inferiore al tagliando successivo, per non incorrere in un costo aggiuntivo
di cui non beneficerete. Se percorrerete poca strada all’anno, togliete dal contratto pneumatici
supplementari (quando non addirittura “a consumo”) e l’auto sostitutiva chiedetela se vi
serve davvero in quanto le procedure per il rilascio non sono affatto immediate e trasparenti.
Per quei rari interventi di manutenzione, all’occorrenza vi rivolgerete direttamente al
mercato del noleggio a breve termine o prenderete un taxi…
Volete risparmiare ancora? Dimostratevi un cliente virtuoso. Sappiate che i noleggiatori
classificano i clienti sulla base della loro affidabilità creditizia e anche sul comportamento di
utilizzo dell’auto affidatavi in precedenza, se avete uno “storico”. Quindi, preparatevi per
tempo, e fate valere le vostre “referenze”: la vostra posizione nella classifica di questa sorta di
“bonus-malus” ne gioverà senz’altro.
C’è un ultimo elemento da tenere in considerazione in fase pre-contrattuale: i tempi di
consegna. Quando avete l’auto di proprietà e la sostituite con la medesima forma d’acquisto, il
vostro usato lo consegnerete contestualmente al ritiro dell’auto nuova. Ma se abbracciate la
formula del noleggio a lungo termine, una volta scaduto il contratto di locazione, l’auto va
inderogabilmente restituita, altrimenti con le penali son dolori grossi per il portafogli. Certo, il
noleggiatore vi proporrà il “pre-leasing”, ovvero un’auto sostitutiva in attesa della consegna di
quella che avete effettivamente ordinato. Ma a quale prezzo? Nel migliore dei casi, vi suggerirà
un’auto di categoria inferiore, allo stesso valore economico concordato per la rata dell’auto
dei vostri sogni. Nel peggiore dei casi, invece (e ciò accade invariabilmente se l’auto noleggiata
è un’utilitaria o una compatta), pagherete quasi il doppio rispetto al canone concordato, per
circolare qualche mese con una modesta citycar (in molti casi neppure nuova). Un
recentissimo esempio concreto? L’ordine di una Renault Captur, noleggiata da contratto a 340
euro/mese, consegna prevista in 28 settimane (sono più di sei mesi per un modello che in
concessionaria arriva al massimo in 30-60 giorni dalla firma del contratto), con annesso preleasing
di Fiat Panda a 600 euro/mese!
Durante il contratto
Quando avete ritirato l’auto e iniziate a utilizzarla, la prima cosa da fare è attivare
immediatamente il monitoraggio delle percorrenze e della manutenzione. Ormai tutti i
noleggiatori hanno realizzato delle App che permettono di tenere sotto controllo i parametri
di riferimento. Attivate gli alert e, soprattutto, verificate le fatture mensili emesse dal
fornitore. Prendete anche in questo caso esempio dalle grandi flotte: la cosiddetta “fleet
administration” è mantenuta rigorosamente separata dal fleet management. Perché il
fornitore, a livello amministrativo, deve sempre essere controllato da un ente terzo. Oppure,
nel caso di un parco auto di piccole dimensioni, dall’amministrazione interna. Perché sarebbe
assurdo che il controllore e il controllato siano la stessa persona. Eppure alcuni noleggiatori
propongono (a pagamento) persino questo servizio!
Tornando al problema delle percorrenze, in caso di sforamento del chilometraggio previsto,
occorre intervenire con rapidità, effettuando una riparametrazione. Cioè modificando il
contratto nei parametri durata e percorrenza. Perché arrivare a fine locazione con un esubero
importante, significa concludere il contratto pagando una maggiorazione che, spalmata sui
mesi di durata, potrebbe risultare molto pesante. Qual è il parametro di riferimento per la
riparametrazione? Una buona base potrebbe essere il valore riportato a contratto in caso di
rimborso per percorrenze inferiori a quelle previste dall’accordo. Questo valore è in genere la
metà di quando il contratto prevede per l’esubero (per esempio, su una Fiat 500 L noleggiata
per 48 mesi e 60.000 km, l’esubero è calcolato in 4 euro ogni 100 km percorsi in più, e il
rimborso di 2 euro per ogni 100 km in meno). Più vi avvicinate al valore inferiore, nella
riparametrazione, più sarete sicuri di aver “ammortizzato” nella maniera più indolore
possibile le percorrenze supplementari impreviste al momento della stipula.
Alcuni noleggiatori prevedono una forma contrattuale chiamata “a matrice”, ovvero il canone
varia di mese in mese attraverso una matrice algebrica che adegua il costo sulla base delle
percorrenze effettive, mantenendosi comunque tra un range minimo e massimo. Può essere
una soluzione, soprattutto a favore dei clienti che non sono in grado di effettuare una stima
precisa delle percorrenze. Ma non dimenticate che questo sistema ha comunque un costo. E
che non permette di pianificare la spesa di noleggio in modo assolutamente certo. Occhio
anche agli interventi di ripristino della carrozzeria mediante l’utilizzo della copertura kasko.
Ricordatevi che se c’è una franchigia, ogni riparazione prevederà un esborso supplementare.
Meglio quindi pianificare gli interventi solamente quando sono indispensabili, e comunque
mai più di una volta all’anno.
Un’altra sgradita sorpresa, sulla quale alcuni noleggiatori hanno approfittato parecchio,
consiste nelle variazioni unilaterali delle condizioni economiche contrattuali. Che
principalmente possono avvenire per l’aumento della tassa di proprietà, oppure per un
incremento delle tariffe assicurative. Se nel primo caso non è possibile opporsi, perché sono
quattrini che il noleggiatore deve inderogabilmente versare all’ente regionale di riscossione,
nel caso degli aumenti delle tariffe di Rc auto, qualche dubbio permane, specie se le variazioni,
come accaduto nel recente passato, avvengono con una frequenza sospetta, ovvero più volte
nel corso dello stesso contratto. Non dimenticate che i grandi noleggiatori hanno un potere
contrattuale enorme nei confronti delle Compagnie d’assicurazione, perché garantiscono un
volume di polizze di diverse migliaia di contratti all’anno. E quindi perché non girare questo
vantaggio al cliente?
Trattamento di “fine rapporto”
Tra gli addetti ai lavori si chiama “defleeting”, cioè quando l’auto esce dalla flotta per
decorrenza del contratto. Non pensiate però di presentarvi alla riconsegna e… buonasera. Il
defleeting va organizzato con largo anticipo, almeno un mese prima della scadenza. Occorre
evitare tutti i contenziosi che potrebbero emergere in sede di restituzione. A parte l’esubero
chilometrico, su cui occorre intervenire con il monitoraggio costante delle percorrenze
durante tutta la durata del contratto, i rischi di esborsi imprevisti sono principalmente legati
allo stato d’uso, di carrozzeria, interni e della meccanica. La manutenzione periodica deve
essere stata effettuata con scrupolo, gli interni conservati con diligenza e la carrozzeria deve
presentarsi in buono stato. Esiste un capitolato sullo stato d’uso che precisa nei minimi
dettagli quali sono i difetti che verranno indiscutibilmente fatturati al locatario, qualora
venissero riscontrati in sede di compilazione dello stato d’uso. Per la parte meccanica, oltre
alla regolarità dei tagliandi previsti dal costruttore, controllate lo stato degli pneumatici e dei
freni: per questi ultimi fateli ripristinare prima della consegna se si trovano in cattivo stato e
per le gomme sfruttate il numero dei treni di ricambio previsti dal contratto. In ogni caso, con
un certo anticipo sulla consegna, provvedete a un maquillage estetico approfondito, aprendo
una pratica di utilizzo della copertura kasko: pagherete la franchigia, ma non avrete addebiti
imprevisti.
Molto importante è anche la restituzione della dotazione originaria dell’auto: doppie chiavi,
documentazione di bordo, accessori montati su richiesta: tutto deve corrispondere a quanto
previsto al momento della consegna. Tutto ciò che manca, si dovrà rimborsare a caro prezzo.
Sappiate comunque che in caso di contestazione di danni a fine locazione, il vostro potere
contrattuale è piuttosto scarso, perché i contratti di locazione sono precisi e puntigliosi su
questo tema. L’unica vostra forza potrebbe consistere nel rinnovo della fiducia al fornitore: se
intendete proseguire il rapporto con un altro noleggio, potreste trovarlo più disponibile a
chiudere un occhio…
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