Marzo immatricolazioni in calo, soprattutto diesel. Ma non il Nlt

A marzo immatricolazioni in calo, con un meno 5,67% per le auto, a quota 228.660 unità, e, addirittura, un meno 10,53% per i veicoli commerciali, a quota 14.642. E questo malgrado il solito boom di auto-immatricolazioni dei concessionari, con ben 98.122 unità negli ultimi tre giorni di un mese che, inoltre, ha visto un giorno lavorativo in meno. Rosso profondo per le vendite ai privati, a meno 14,61%, ovvero circa 40 mila vetture in meno, con una quota di mercato a picco, dal 58% del primo trimestre 2017 ai 52,45% di oggi. Le vendite business dirette sono calate dell’8,46% mentre il Noleggio a lungo termine continua a macinare ottime perfomance, con un più 9,5%. Il Noleggio a breve invece si è attestato sugli stessi numeri dello scorso anno ( a più 0,90%).

A marzo immatricolazioni in calo. Che colpisce soprattutto i diesel

La campagna anti-diesel in atto in tutto il mondo (vedi il nostro Commento sulla guerra al diesel cliccando qui) ha colpito per la prima volta le vendite automobili a gasolio, con 13 mila nuove targhe in meno, con un calo di oltre il 9%. Più contenuto il calo delle auto a benzina, a meno 4%, al contrario crescono le vetture ibride, a più 27%, le elettriche, a più 38%, e quelle a metano, a più 31%.

Le previsioni di chiusura di fine anno di Dataforce sfiorano i 2 milioni, con una quota dei privati del 52,9% (cioè circa 1.050.000 vetture), 100 mila immatricolazioni aziendali dirette (market share del 5%), il Noleggio a lungo termine a quota 305 mila unità (quota di mercato al 15,4%), il Noleggio a breve termine sulle 195 mila unità (quota di mercato del 9,8%) e le auto-immatricolazioni di Case e Concessionari attorno alle 335 mila targhe (ben il 16,9% sul totale).

Interessante sottolineare che per il Noleggio a lungo termine gli operatori “captive” hanno ottenuto un saldo negativo del 5,07%, mentre gli operatori generalisti Top hanno fatto segnare una performance nettamente migliore,  più 20,40%.

A marzo immatricolazioni in calo. Così come Fiat, che rimane comunque ai vertici delle Case

A marzo immatricolazioni in calo con Fiat che rimane al vertice delle vendite delle Case, ma con un calo delle vendite piuttosto importante, ovvero meno 20% rispetto a marzo del 2017, scendendo  come market share al 19%.  Volkswagen fa registrare invece un incremento dell’8,89%  e consolida il secondo posto della graduatoria delle marche preferite dagli acquirenti italiani, seguita da Ford (che perde l’8,54%. In quarta posizione torna Renault, a meno 16,32%, che scavalca nuovamente Peugeot.  Da segnalare le eccellenti performance di Citroën (più 18,52%), Jeep (più 77,63%, con molte “pronte consegne”), Dacia (più 10,02), Alfa Romeo (più 16,41%, con un’impennata delle km zero soprattutto delle MiTo, immatricolate al 92,37% dai dealer e dalla Casa) e Seat (più 32,81%). In territorio molto negativo Lancia (meno 36,63%) e MINI (meno 22,89%). Nella classifica dei modelli più venduti del 2018, la Fiat Panda resta al vertice anche a marzo, ma con un calo di vendite allarmante: meno 23,47%, seguita da altre tre Fiat: 500X (più 11,80%), 500 (meno 9,80%) e Tipo (meno 30,97%), con la prima delle straniere in quinta posizione, la Ford Fiesta, seguita da Lancia Ypsilon, Volkswagen Golf, Renault Clio, Citroën C3 e Jeep Renegade.

“Nonostante avessi sperato che l’Italia fosse per fortuna immune al “virus” del diesel, così inopinatamente lanciato da chi lo sa costruire meglio, devo purtroppo constatare che, per la prima volta, questa motorizzazione ha subito una pesante flessione nelle immatricolazioni: a marzo sono state vendute oltre 13.000 auto a gasolio in meno rispetto al marzo precedente (pari a un regresso del 9,19%). La campagna di demonizzazione di questo tipo di alimentazione da parte delle istituzioni locali, ovviamente supine e acritiche rispetto alle avventate dichiarazioni da parte di alcuni costruttori sulla dismissione ravvicinata di questa tecnologia motoristica, sta innescando l’effetto domino che sia i consumatori che le stesse case pagheranno a caro prezzo. In forte crescita, invece, le vendite di auto ibride (vuoi mettere il vantaggio di non pagare le strisce blu?): più 5.800 a marzo, pari a un incremento del 26,70%. Da sottolineare anche che il forte rallentamento degli acquisti di auto nuove da parte dei privati (meno 14,61% a marzo) sta avendo un impatto soprattutto sui segmenti bassi di mercato (citycar meno 12,28%, piccole meno 17,58%, compatte meno 13,67%), mentre continuano a crescere le vendite di suv e crossover di dimensioni ridotte (segmento B più 8,48%, segmento C più 2,82%). Il tutto affatto compensato dalla crescita delle “pronta-consegna-targate” tanto richieste dagli stessi privati” ha commentato Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia.