ilSole24Ore – Rapporti Auto Business
Le stime delle immatricolazioni 2017 di Dataforce spingono alla prudenza, nonostante il trend positivo
La società di analisi di mercato Dataforce prevede un piccolo rallentamento delle vendite business quest’anno, a causa della limitazione del super-ammortamento. Secondo le previsioni, il mercato dell’auto in Italia dovrebbe chiudere a 1,94 milioni di immatricolazioni. Rispetto agli 1,866 del 2016, l’incremento sarebbe del 4%. Ma l’andamento dei tre canali di vendita non sarà lo stesso: i privati saranno quelli che acquisteranno di più, con un saldo positivo del 5,5%. Dataforce prevede infatti che le immatricolazioni del canale più importante in Italia saranno quest’anno 1,22 milioni di unità, rispetto a 1,156 del 2016.
Il canale True fleets (le “flotte vere”, cioè le immatricolazioni dirette delle aziende con l’aggiunta dei noleggi a lungo termine) potrebbe essere invece quest’anno in leggera sofferenza: le vendite passerebbero dalle 350mila unità dello scorso anno alle 345mila di quest’anno. Il piccolo arretramento previsto (-1,3%) è dovuto principalmente alla limitazione del super-ammortamento ai veicoli di utilizzo esclusivamente strumentale e per le aziende che svolgono attività di distribuzione automobilistica (dunque case costruttrici, reti dei concessionari e noleggiatori). Dataforce, quindi, prevede un incremento del successo del noleggio a lungo termine, che si giova del super-ammortamento anche quest’anno, mentre ipotizza una flessione delle immatricolazioni delle aziende che acquistano direttamente il proprio parco auto.
Il terzo canale di distribuzione, quello degli Special channels (ovvero le immatricolazioni aziendali non riconducibili a un cliente effettivamente finale, cioè i noleggi a breve termine, le auto-immatricolazioni delle Case auto e delle concessionarie, cioè auto demo e km zero) farà segnare un saldo positivo anche nel 2017: +4,1%, pari a circa 15mila nuove targhe in più stimate. I tre canali assommati porterebbero a un saldo positivo del 4%. Il rallentamento del mercato business, però, non deve affatto spaventare, secondo gli analisti di Dataforce: si tratta di un assestamento, comunque su volumi nettamente superiori al periodo ante-crisi. Nel 2007, l’anno d’oro del mercato italiano dell’auto, le immatricolazioni superarono i 2,5 milioni, ma le True fleets furono circa 300mila.
Nell’outlook di lungo periodo, Dataforce prevede una crescita costante del mercato dell’auto anche nei prossimi anni: nel 2018 le immatricolazioni dovrebbero arrivare a superare i 2 milioni, poi 2,04 milioni nel 2019, 2,09 nel 2020 e 2,12 nel 2021. Una crescita armonica e costante. Con i due canali “veri”, quello dei privati e quello True fleets, in ottima salute. Le flotte aziendali, infatti, raggiungeranno le 400mila unità nel 2021, ma già nel 2018 daranno confortanti segni di ripresa, attestandosi a 355mila nuove targhe. Da segnalare che il forecast di Dataforce prevede che, a partire dal 2019, le True fleets supereranno gli Special channels: un segnale importante che dimostrerà l’ottimo stato di salute del mercato “vero”.
Se poi le istituzioni dovessero concedere qualche agevolazione agli acquisti aziendali, ma anche soltanto un riallineamento della fiscalità a livello di quella in vigore nel resto dell’Europa che conta automobilisticamente, le già positive previsioni di Dataforce dovranno essere riviste al rialzo. Dall’analisi si evince che il mercato nazionale dell’auto mai potrà tornare – alle condizioni attuali – ai fasti del 2007: il raggiungimento dei mitici 2,5 milioni di targhe non è neanche lontanamente immaginabile. Ma si tratta di un mercato decisamente più maturo rispetto al passato, e anche meno “drogato” rispetto a quello che avviene in altri Paesi d’Europa (si veda anche l’analisi del mercato europeo pubblicata oggi sul Rapporto Auto aziendali del Sole 24 Ore).
Dopo la pausa di riflessione del 2017, quindi, il mercato business tornerà a crescere con vigore, grazie soprattutto al noleggio a lungo termine che, come dimostrano i dati consolidati dei primi due mesi di quest’anno (+17%), si dimostra sempre di più la formula di acquisizione a più alto tasso di crescita per tutte le tipologie dimensionali delle flotte, dai parchi più piccoli (da 1 a 5 unità), fino alle grandi flotte pubbliche o private.
Salvatore Saladino
Il canale True fleets (le “flotte vere”, cioè le immatricolazioni dirette delle aziende con l’aggiunta dei noleggi a lungo termine) potrebbe essere invece quest’anno in leggera sofferenza: le vendite passerebbero dalle 350mila unità dello scorso anno alle 345mila di quest’anno. Il piccolo arretramento previsto (-1,3%) è dovuto principalmente alla limitazione del super-ammortamento ai veicoli di utilizzo esclusivamente strumentale e per le aziende che svolgono attività di distribuzione automobilistica (dunque case costruttrici, reti dei concessionari e noleggiatori). Dataforce, quindi, prevede un incremento del successo del noleggio a lungo termine, che si giova del super-ammortamento anche quest’anno, mentre ipotizza una flessione delle immatricolazioni delle aziende che acquistano direttamente il proprio parco auto.
Il terzo canale di distribuzione, quello degli Special channels (ovvero le immatricolazioni aziendali non riconducibili a un cliente effettivamente finale, cioè i noleggi a breve termine, le auto-immatricolazioni delle Case auto e delle concessionarie, cioè auto demo e km zero) farà segnare un saldo positivo anche nel 2017: +4,1%, pari a circa 15mila nuove targhe in più stimate. I tre canali assommati porterebbero a un saldo positivo del 4%. Il rallentamento del mercato business, però, non deve affatto spaventare, secondo gli analisti di Dataforce: si tratta di un assestamento, comunque su volumi nettamente superiori al periodo ante-crisi. Nel 2007, l’anno d’oro del mercato italiano dell’auto, le immatricolazioni superarono i 2,5 milioni, ma le True fleets furono circa 300mila.
Nell’outlook di lungo periodo, Dataforce prevede una crescita costante del mercato dell’auto anche nei prossimi anni: nel 2018 le immatricolazioni dovrebbero arrivare a superare i 2 milioni, poi 2,04 milioni nel 2019, 2,09 nel 2020 e 2,12 nel 2021. Una crescita armonica e costante. Con i due canali “veri”, quello dei privati e quello True fleets, in ottima salute. Le flotte aziendali, infatti, raggiungeranno le 400mila unità nel 2021, ma già nel 2018 daranno confortanti segni di ripresa, attestandosi a 355mila nuove targhe. Da segnalare che il forecast di Dataforce prevede che, a partire dal 2019, le True fleets supereranno gli Special channels: un segnale importante che dimostrerà l’ottimo stato di salute del mercato “vero”.
Se poi le istituzioni dovessero concedere qualche agevolazione agli acquisti aziendali, ma anche soltanto un riallineamento della fiscalità a livello di quella in vigore nel resto dell’Europa che conta automobilisticamente, le già positive previsioni di Dataforce dovranno essere riviste al rialzo. Dall’analisi si evince che il mercato nazionale dell’auto mai potrà tornare – alle condizioni attuali – ai fasti del 2007: il raggiungimento dei mitici 2,5 milioni di targhe non è neanche lontanamente immaginabile. Ma si tratta di un mercato decisamente più maturo rispetto al passato, e anche meno “drogato” rispetto a quello che avviene in altri Paesi d’Europa (si veda anche l’analisi del mercato europeo pubblicata oggi sul Rapporto Auto aziendali del Sole 24 Ore).
Dopo la pausa di riflessione del 2017, quindi, il mercato business tornerà a crescere con vigore, grazie soprattutto al noleggio a lungo termine che, come dimostrano i dati consolidati dei primi due mesi di quest’anno (+17%), si dimostra sempre di più la formula di acquisizione a più alto tasso di crescita per tutte le tipologie dimensionali delle flotte, dai parchi più piccoli (da 1 a 5 unità), fino alle grandi flotte pubbliche o private.
Salvatore Saladino
L’autore è Country manager Dataforce Italia