Noleggio star delle vendite

Nei primi 5 mesi un unico vincitore: il Nlt, per grandi e medie aziende, microimprese e privati

In soli cinque mesi il comparto del noleggio a lungo termine (Nlt) ha già superato il 50% del totale delle immatricolazioni del 2016, l’anno d’oro di questa formula di acquisizione che, dopo aver conquistato una larga fetta del mercato business, sta convincendo anche i clienti privati.

Secondo i dati analizzati da Dataforce su fonte Ministero infrastrutture e trasporti e Aci, sono state infatti oltre 140mila le nuove targhe del Nlt da gennaio a maggio (il dato comprende sia le passenger cars sia i light commercial vehicles fino a 3,5 tonnellate). Il solo comparto vetture ha superato le 125mila unità immatricolate, il che proietta il dato di fine anno verso un record di 250mila targhe.

Competitività dell’offerta (i noleggiatori si avvantaggiano ancora del beneficio economico del superammortamento, che girano in parte a favore del cliente finale sotto forma di riduzione del canone, a differenza di chi opta per l’acquisto diretto), e formule di noleggio sempre più flessibili nella durata e nella composizione del pacchetto dei servizi, sono i vantaggi del Nlt che contribuiscono a consolidare il suo successo. Un tipico esempio è il cosiddetto Mtr (Mid term rental): una formula di noleggio dalla durata limitata a periodi più ridotti (teoricamente da 1 mese a 24, in realtà scelta dai clienti soprattutto per locazioni dai 6 ai 12 mesi, con costi di poco superiori rispetto al tradizionale Nlt e con il valore aggiunto di una maggiore flessibilità). Molti contratti possono infatti essere interrotti senza preavviso e senza penali o prorogati a piacimento. Talvolta hanno anche disponibilità immediata di veicoli in pronta consegna. I noleggiatori, insomma, stanno sempre più diventando provider di mobilità a 360°: precursori e ormai attori protagonisti del corporate car sharing (che significa affitto di un veicolo anche soltanto per pochi minuti), fino ad arrivare al lungo noleggio più tradizionale, passando attraverso tutte le formule di durata intermedia.

Il comparto del noleggio a lungo termine è di fatto il vero protagonista del mercato “reale”: prendendo a esempio i numeri del solo mese di maggio, se a un’analisi sommaria la crescita delle immatricolazioni appare di un confortante 8,1%, entrando nel dettaglio dei numeri, le circa 15mila vetture in più targate rispetto al maggio 2016 rappresentano più o meno gli stessi volumi delle auto-immatricolazioni delle Case costruttrici e delle loro concessionarie (quindi sono in gran parte “km zero”). A ulteriore conferma del “doping” in atto, le immatricolazioni degli ultimi tre giorni del mese sono state il 40% di tutte le targhe. Con i privati che, sempre a maggio, hanno mostrato un sostanziale pareggio rispetto allo stesso mese del 2016, e le Rac (rent-a-car) che flettono del 9%, il +15,63% del Nlt è l’unico segnale tangibile di crescita effettiva dei volumi.

L’analisi del comparto del long rent per i player più importanti mostra un sostanziale predominio dei noleggiatori “generalisti” (che nelle statistiche Dataforce sono chiamati Nlt Top): da gennaio a maggio hanno immatricolato 84.960 veicoli, contro i 72.532 dello stesso periodo dello scorso anno (+17,1%). I noleggiatori “captive”, cioè quelli che sono diretta emanazione di una casa automobilistica, sono passati da 49.320 unità a 56.217 (+ 14%). Gli altri operatori, di dimensioni più piccole, hanno targato 3.009 veicoli (-2,5%).
Le quattro protagoniste assolute del mercato sono sempre Leasys, Ald Automotive, Arval e LeasePlan (in ordine di volumi). Assieme rappresentano il 71,4% del mercato del noleggio a lungo termine. Con Leasys in crescita del 18%, Ald del 16,2%, Arval del 14,8% e LeasePlan del 15,4%. Nelle posizioni di rincalzo, molto bene Psa Renting, che ha triplicato i volumi, e Sifà. La società di Reggio Emilia, partecipata da BPer ha targato quasi 1.500 veicoli (quattro volte il 2016) e ha raggiunto ormai una dimensione da player di livello medio. Bene anche Athlon (acquisita lo scorso anno da Daimler, +27,7%) e Locauto (+35%).

Nel comparto degli Lcv (Light Commercial Vehicles), Ald Automotive, senz’altro il player più aggressivo nel 2017, ha conquistato la leadership (a fine 2016 era soltanto terzo), raggiungendo una market share del 23,6% (15% nel 2016). Arval è seconda e precede Leasys e LeasePlan.

Quale mercato attendersi nella seconda parte dell’anno? Senz’altro continuerà il trend positivo del Nlt. Occorrerà valutare l’impatto dei contratti dei privati: se dovessero superare la quota di 30mila unità, come appare probabile, l’obiettivo delle 250mila immatricolazioni di noleggio a lungo termine potrebbe persino essere superato.