Comunicato Stampa Dataforce: Mercato Autovetture e Veicoli Commerciali Luglio 2021

In attesa della nuova finestra degli incentivi, rifinanziati dal Governo attraverso il decreto “Sostegni bis”, che parte proprio oggi (il 5 agosto per i veicoli commerciali) e nei giorni successivi anche per l’acquisto di usato euro 6 (questa è la vera novità della nuova tornata di bonus), il primo mese del secondo semestre ha fatto segnare l’ennesimo risultato negativo. Rispetto al luglio 2020, con una giornata lavorativa mancante (22 anziché 23), il comparto Passenger Cars ha immatricolato quasi 27.000 auto in meno, con una flessione che sfiora il 20%. Risultato negativo anche per il comparto Light Commercial Vehicles che ha ottenuto un -14,86%. Nel cumulato dei primi 7 mesi del 2021 il livello delle immatricolazioni è in apparenza molto positivo (+37,99%), perché significa quasi 275.000 unità in più rispetto al 2020. Ma occorre ricordare che l’anno scorso la serrata delle attività di vendita per oltre 3 mesi aveva portato a un risultato tra i peggiori della serie statistica degli ultimi decenni e che, nei confronti del 2019, le immatricolazioni di quest’anno sono ancora abbondantemente in negativo.

A luglio sono state targate 110.488 automobili e 13.764 veicoli commerciali leggeri, per un totale di 124.252 immatricolazioni, cui si aggiunge il contributo delle importazioni parallele, (3.306 Passenger Cars e 84 Light Commercial Vehicles), per un saldo cumulativo di 127.642 unità.

Nonostante il pessimo luglio, le previsioni di Dataforce per il 2021 risalgono leggermente rispetto a quelle dei mesi scorsi, perché il rifinanziamento degli incentivi dovrebbe risollevare parzialmente le vendite a partire da agosto, anche se è facile prevedere che i bonus stanziati si esauriranno ancora una volta ben prima della fine dell’anno. Il forecast attuale ipotizza un mercato Passenger Cars a quota 1.541.000, che rappresenta un incremento sul 2020 (+11,4%), ma mantiene il disavanzo cospicuo rispetto all’ultima annata “normale”, il 2019 (-19,7%). Rispetto a due anni fa, la flessione più contenuta sarà senz’altro quella del canale NLT: -4,8%, con un volume di immatricolazioni previsto a fine dicembre di 269.000 unità. Per i privati il calo dovrebbe attestarsi a -12,3%, con un volume di immatricolazioni di 960.000 targhe, mentre per le società che acquistano direttamente dovrebbe essere di 14,5 punti percentuali (con un volume di nuove targhe di 77.000 unità). Il noleggio a breve termine con una flessione del -57,9% e le auto-immatricolazioni di dealer e Oem con -41,5% faranno segnare un passivo molto pesante. Rispetto al 2020, invece, il forecast ipotizza una crescita complessiva dell’11,4%, con i privati a +8,6%, le flotte a +15,4%, il NLT a +26,9%, le auto-immatricolazioni a +19,7%. Ma i rent-a-car rimarranno in negativo (-14,3%).

 

Sul versante dei Veicoli Commerciali Leggeri, la previsione “vede” ora un mercato a 164.000 unità (+9,1% sul 2020, ma -8,5% rispetto al 2019).

I canali più toccati da questo rialzo, sono quelli che, prevedibilmente, beneficeranno in misura maggiore degli incentivi: Ditte, artigiani, professionisti e Società che acquistano i mezzi da lavoro sia in  proprietà che in  leasing finanziario.

 

Laura Gobbini, Data Analyst & Project Manager di Dataforce Italia, ha così commentato i dati del mercato dell’auto dopo il giro di boa di metà 2021: “il Governo mette l’ennesima (ma parziale) toppa a un sistema di incentivi troppo sbilanciato verso l’elettrico e l’ibrido plug-in, ossia modelli ancora troppo costosi per le possibilità d’acquisto delle famiglie italiane. Anche questo rifinanziamento di 350 milioni di euro (di cui 200 per la fascia di emissioni da 61 a 135 g/km di CO2) previsto dal Decreto Sostegni bis, però, non sarà sufficiente per riportare il mercato dell’auto a livello ante-Covid. Interessante, invece, è la novità per favorire il ricambio del parco circolante che riguarda il bonus sull’usato a fronte di rottamazione: peccato che siano stati stanziati soltanto 40 milioni di euro. Però nessuno ha ancora spiegato come verranno effettuati i controlli per evitare che beneficino del bonus le auto a km zero che già hanno usufruito dell’incentivo da nuove”.

 

MERCATO ITALIA – AUTOVETTURE

A luglio il canale dei privati ottiene un risultato negativo in linea con la media del mercato: -19,56%, con una quota di mercato che però risale al 62,15%. Tutti gli altri canali di distribuzione permangono in rosso: le vendite aziendali dirette a luglio hanno fatto segnare -21,82%, il noleggio a lungo termine contiene le perdite a -10,78% e il noleggio a breve termine fa registrare il risultato peggiore (-31,77%). Le auto-immatricolazioni sono calate del 13,11% (ma quelle dei concessionari hanno un disavanzo attorno al 9%).

Nel cumulato dei primi 7 mesi del 2021, i privati assorbono circa i due terzi della crescita (oltre 178.000 unità, +40,64%); per le società che acquistano in proprietà e in leasing la ripresa si dimostra comunque vigorosa (+33,53%). Il noleggio a lungo termine è il canale che performa meglio: +45,12%, con un volume di immatricolazioni superiore di 53.000 unità rispetto allo stesso periodo del 2020.  Per i rent-a-car, invece, la ripresa è modesta, soprattutto considerando l’ecatombe del 2020: +13,23% con sole 8.200 nuove targhe in più. Il +33,45% delle auto-immatricolazioni significa un incremento di circa 23.000 unità, che non basta però a raggiungere una market share del 10%, soglia considerata fisiologica per km zero e demo.

 

MERCATO ITALIA – VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI

A luglio il calo del mercato sfiora il 15%, mentre nel cumulato annuo la crescita è del 43%. Nel primo mese del secondo semestre soltanto il noleggio a lungo termine riesce a contenere le perdite a -3,64%, mentre gli altri canali fanno segnare passivi più pesanti: ditte, artigiani e professionisti si attestano a -23,41%, le società a -16,05%, il NBT a -23,02% e le auto-immatricolazioni a -13,22%.

Sull’anno Ditte, artigiani, professionisti e Società costituiscono ormai il 65% del mercato e sono in crescita del 41% rispetto allo scorso anno, quando il massiccio ricorso all’e-commerce aveva comunque dato un notevole spinta al mercato degli LCV.

ALIMENTAZIONI

Anche nel mese di luglio, nel confronto con lo stesso mese del 2020, le auto ibride hanno sempre più preso il largo nelle vendite rispetto alle benzina e alle diesel: 38.519 immatricolazioni contro le 30.204 delle auto a benzina e le 25.266 a gasolio. Più consistente la flessione del diesel, che a luglio ha dimezzato le immatricolazioni, mentre il calo del gradimento delle benzina sfiora comunque il 43%. Anche lo scorso mese si conferma la tendenza che vede quasi un’auto nuova su tre con l’alimentazione ibrida. Ma le plug-in e le full hybrid, cioè le ibride “vere”, quest’anno rimangono attestate a un livello che è circa la metà delle mild. In prospettiva, le plug-in hybrid mostrano un tasso di crescita molto più elevato rispetto alle full hybrid: queste ultime raddoppiano, mentre le prime moltiplicano per oltre 5 volte il loro gradimento.

Pesante tonfo a luglio per le vendite di auto a metano: -39,44%, mentre quelle a gpl crescono del 5,19%. Le auto a gas, però, danno l’impressione di attestarsi ormai ai margini del mercato. Sempre in crescita le vendite di auto elettriche, che a luglio hanno superato la soglia delle 5.000 unità: nei primi 7 mesi ne sono già state targate oltre 35.000.

Nessuna novità di rilievo invece nel mondo dei veicoli commerciali leggeri: il diesel è la motorizzazione leader indiscussa e sul cumulato incrementa i volumi del 35% rispetto allo scorso anno.

 

 

ULTIMI 3 GIORNI

La corsa all’immatricolazione negli ultimi tre giorni feriali di luglio (28-29-30) è stata un po’ sottotono rispetto a quella dei mesi scorsi. Le targhe “last minute” assegnate nello sprint finale sono state 37.263, pari al 33,7% delle immatricolazioni del mese. La tabella allegata a questo comunicato, che evidenzia i numeri delle immatricolazioni degli ultimi tre giorni, è costruita secondo il solito schema 80/20, ovvero mostra i marchi che con i loro volumi “fanno” l’80% del mercato e raggruppa sotto la voce “Altro” il restante 20%. A luglio il marchio che ha immatricolato la maggior quota percentuale di veicoli negli ultimi 3 giorni è stato MG che ha targato l’87,7% delle sue vetture. Al secondo posto DS (65,6%). Terza è Nissan (48,6%), seguita da Jeep (47,4%) e Seat (46,8%). Tra i meno attivi negli ultimi 3 giorni, Volvo (10,7%), Lexus (11,8%), Suzuki (13,1%), Mitsubishi (15%), e Honda (20,3%).

I veicoli commerciali leggeri targati negli ultimi 3 giorni sono stati circa un quarto del mercato totale (3.624 unità), in linea con i mesi scorsi.