Il noleggio a lungo termine chiude il 2018 a +1,3%

Nel mercato del Noleggio a Lungo Termine del 2018 abbiamo assistito a un andamento a due velocità; fino ad agosto le immatricolazioni sono andate a gonfie vele, accumulando un attivo complessivo dell’11%.

Nell’ultima parte dell’anno, complice anche la scarsa disponibilità di prodotto omologato secondo le nuove direttive Euro 6d Temp, e il cambiamento dei test di omologazione di emissioni e consumi secondo il ciclo WLTP, ma anche un calo della domanda (comune al mercato nel suo complesso), il comparto del Long Rent ha “bruciato” quasi tutto l’attivo, chiudendo dicembre con un saldo positivo di 1,3 punti percentuali.

I 3.870 contratti in più rispetto al 2017 hanno comunque consentito al NLT di superare per la prima volta la barriera delle 300.000 immatricolazioni (esattamente sono stati targati 300.458 veicoli tra Passenger Cars e LCV).

Nel 2018 il player di NLT che ha conquistato il primo posto in graduatoria è stato ALD Automotive: la società controllata dal gruppo bancario francese Société Générale ha immatricolato nei 12 mesi 63.300 veicoli.

Non è però riuscita a infrangere il record del 2017, proprio a causa degli ultimi mesi dell’anno in negativo. Il calo di ALD, comunque, è stato contenuto allo 0,5%, pari a 711 unità.

Al secondo posto si è confermata Leasys, in un’annata comunque positiva perché è riuscita a superare le 60.000 immatricolazioni, con una flessione rispetto all’anno precedente dell’1% (pari a circa 2.000 unità in meno).

Al terzo posto Arval, in controtendenza rispetto al resto del mercato: protagonista in negativo nella prima parte dell’anno (quando gli altri player viaggiavano a tutta velocità), il colosso del noleggio controllato dal gruppo bancario BNP Paribas, è uscito alla distanza, inanellando mesi molto positivi nell’ultimo quadrimestre, quando invece gli avversari mostravano la corda.

Al termine del 2018, Arval è stata l’unica delle “fab4”, che dominano il mercato, a chiudere in attivo: con 56.626 nuove targhe ha fatto segnare un confortante +1,6%, che in valori assoluti significa quasi 5.500 contratti in più.

Chiusura d’anno in affanno per LeasePlan, dopo un inizio 2018 in grande spolvero (grazie anche all’acquisto e alle immatricolazioni di ingenti stock, utilizzati nel primo semestre come prodotto in pronta consegna, soprattutto verso il canale dei privati).

A fine dicembre LeasePlan ha chiuso con il segno meno, ma soltanto per lo 0,9%, pari a una diminuzione dei contratti di circa 2.300 unità.

Ottime performance, invece, per Volkswagen Leasing, che ha chiuso un 2018 da record: +43,8%, un incremento che in volumi significa 7.200 contratti in più.

Nelle posizioni di rincalzo, Car Server (+12,7%), Alphabet (+4,2%), Athlon (+4,2%), Mercedes(-26,4%), Renault-Nissan (11,4%), Sifà (-10,5%) e PSA (-0,6%).