Comunicato Stampa Dataforce: Mercato Autovetture e Veicoli Commerciali Settembre 2022

È proprio il caso di utilizzare il classico detto “la montagna ha partorito un topolino”. I problemi tecnici del Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili che hanno impedito di completare le pratiche di registrazione delle immatricolazioni di venerdì 30 settembre, “offrendo” una sessione supplettiva nel pomeriggio del 3 ottobre, hanno portato alla pubblicazione dei dati finali delle immatricolazioni complessive di settembre soltanto oggi, 6 ottobre. Ma l’affannata corsa al recupero dei dati mancanti non ha determinato modifiche significative alla situazione di mercato: dal 3 ottobre al 6 ottobre, il mercato Passenger Cars di settembre è passato da un +2,97% al +5,57%, meno di 3 punti percentuali…

Una crescita modesta che non riesce comunque a migliorare una situazione che, nel cumulato annuo, rimane nettamente deficitaria, con un volume di immatricolazioni che in 9 mesi non raggiunge nemmeno il milione di nuove targhe (non accadeva dal 2013, escludendo ovviamente il 2020, che comunque è stato di poco inferiore a quello attuale). Ancora in negativo il canale dei privati, di più del 20%, a dimostrazione della grande difficoltà economica delle famiglie italiane, cui non bastano certo gli incentivi per riuscire a cambiare l’auto dopo aumenti di listino che nessun incentivo può recuperare. Il segnale positivo arriva sempre dal noleggio a lungo termine che, grazie a un eccellente +49% a settembre, si dimostra l’unico comparto positivo del mercato dell’auto del 2022: +6%, a fronte di un calo complessivo che da gennaio a settembre è del 16%.

Discrete notizie anche per il canale degli acquisti diretti aziendali (+15%), per il noleggio a breve termine (+90%, ma su volumi sempre modesti rispetto a qualche anno fa), mentre per le auto-immatricolazioni la performance mensile è in rosso (-7%). ll saldo complessivo annuale denuncia una perdita di quasi 190.000 immatricolazioni rispetto al 2021.

Il settore dei Veicoli Commerciali leggeri continua a far segnare un dato negativo, di oltre 14 punti percentuali (in linea con il risultato del mese precedente), e porta il cumulato attorno alle 112.000 unità, con una flessione del 12%.

Il forecast Passenger Cars di fine anno rimane inalterato: la previsione ipotizza un 2022 a quota 1.243.000 automobili, con un calo sul 2021 del 14,9%, mentre per gli LCV la stima si riduce a 150.000 immatricolazioni, con una perdita del 13,3%.

A settembre sono state targate 111.361 automobili e 11.827 veicoli commerciali leggeri, per un totale di 123.188 immatricolazioni (+3,29%), cui si aggiunge l’ormai quasi trascurabile contributo delle importazioni parallele (1.032 Passenger Cars, nel settembre precedente furono 3.221, e 83 Light Commercial Vehicles, nel 2021 furono 71), per un totale complessivo di 124.303 unità (+1,43%).

“Mai uno YTD settembre così basso sulle PC nella serie storica che parte dal 2004, escludendo il 2020, che comunque fece soltanto 12.000 targhe in meno rispetto a quest’anno”, commenta Laura Gobbini, Project Manager & Data Analyst di Dataforce Italia. “La situazione attuale non è più una questione di incentivi o defiscalizzazioni, perché la crisi è ormai strutturale; le conseguenze delle speculazioni folli sui prezzi delle risorse energetiche unite alla grandissima incertezza sulla direzione che prenderà il prossimo governo, stanno causando più danni della pandemia, con l’aggravante che se la spirale inflattiva continua (e all’orizzonte non c’è nessuna motivazione per cui non debba accadere) l’acquisto di un bene come l’automobile sempre più tartassato e limitato nell’utilizzo, si attesterà definitivamente su volumi così bassi, altro che politiche di incentivazione e di rinnovo del parco circolante”.

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MERCATO ITALIA – VETTURE

Il mese di settembre ha espresso segnali positivi, ma solamente grazie al noleggio a lungo termine che, con il +49,22% di settembre e 26.717 nuove targhe, che rappresentano una quota di mercato del 24%, conquista un risultato importante, perché si mantiene in positivo nel dato cumulativo dei primi tre trimestri (+6,11%) e si conferma l’unico canale a superare quest’anno i risultati del 2021.

Positivo il riscontro anche dello short term che rimane in territorio largamente positivo con un +90,31% ma ancora distante dalle annate migliori ante-Covid, pur contenendo il passivo del 2022 a -25,77%. La quota di mercato del RAC rimane al di sotto del 5% (quasi la metà rispetto agli anni migliori), mentre il noleggio a lungo termine supera il 21% di market share su base annua, 4,5 punti in più rispetto al 2021.

Il +14,89% fatto segnare dalle immatricolazioni delle società in proprietà è un buon segnale, ma il saldo annuale rimane in rosso (-7,64%), cioè attorno alla metà rispetto al -16,16% del mercato nel suo complesso. Le auto-immatricolazioni a settembre hanno fatto segnare l’ennesimo dato negativo (-7,15%) ma il vero malato del mercato dell’auto nel 2022 continua a rimanere il canale dei privati, che a settembre ha perso il 6,13%, con circa 4.300 targhe mancanti rispetto allo stesso mese del 2021. Il saldo dei primi 9 mesi è attorno alle 585.000 immatricolazioni, quasi 150.000 in meno dello scorso anno. La market share dei privati continua ad attestarsi al di sotto del 60%, 3 punti in meno dell’anno scorso.

MERCATO ITALIA – VEICOLI COMMERCIALI LEGGERI

A settembre il mercato dei veicoli commerciali ha fatto segnare un passivo del 14,19%. Il saldo dei primi tre trimestri assieme è di 112.994 unità, 15.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2021 (-12,06%). Tutti i canali del comparto LCV hanno perso terreno a settembre: i “privati” (ditte, artigiani e professionisti) hanno fatto segnare -24,93%, le società in proprietà e in leasing -12,32%, il noleggio a lungo termine -10,29%, il noleggio a breve termine -6.97%, le auto-immatricolazioni -16,82%.

Nel cumulato, è soltanto il NLT a mantenersi al di sopra della linea di galleggiamento, grazie ai risultati positivi della prima parte dell’anno: +15,68% (quasi 5.000 targhe in più), ma il dato positivo continua ad assottigliarsi di mese in mese. La quota di mercato del NLT si mantiene molto alta: 31,6% (quasi 8 punti in più rispetto al 2021). A settembre, però, la market share del long rent è scesa al 27,27%.

Il canale delle società in proprietà e leasing rimane il comparto principale del mercato degli LCV con una quota che supera di poco il 42%, nonostante la flessione di settembre che è di poco inferiore all’andamento medio del mercato LCV nel suo complesso. La perdita dei primi 9 mesi è del 17,97%. A stare peggio sono il canale dei privati (-26,87% su base annua) e lo short rent (-27,09%). Le auto-immatricolazioni (-16,13% nel 2022) non raggiungono la market share del 5%. Da gennaio a settembre dealer e OEM hanno auto-immatricolato appena 5.600 veicoli.

FORECAST PER CANALE E PER UTILIZZATORE (METODO DATAFORCE)

Il forecast di Dataforce per il mercato vetture 2022 ipotizza il raggiungimento a fine 2022 di quota 1.243.000 nuove immatricolazioni, con una flessione rispetto al 2021 del 14,9% mentre, sul versante dei Veicoli Commerciali Leggeri, si prevede un mercato a 150.000 unità: -13,3% sul 2021. L’unico canale a rimanere in attivo rispetto allo scorso anno sarà il long rent, sia tra le Passenger Cars (+9,4%) che tra i Light Commercial Vehicles (+3,6%).

ALIMENTAZIONI

Tra le Passenger Cars, a settembre le auto a benzina sfiorano il 50% del mercato (esattamente conquistano il 49,02% di market share, con una impennata rispetto allo stesso mese del 2021 del 17,36%). Il contributo alla crescita è ugualmente suddiviso tra benzina convenzionali (+15,83%) e benzina mild hybrid (+19,37%). Il diesel invece pare arrestare la sua corsa al ribasso, scendendo al 25% di quota (quindi la metà del benzina). Le mild hybrid diesel sono un quarto rispetto alle diesel normali. Le auto ibride “vere” crescono attorno sugli stessi livelli della media del mercato, ma soltanto grazie alle full hybrid (+29,13%), mentre le plug-in sono in calo (-20,43% a settembre, -6,99% nel cumulato 2022). Quasi stabilizzate le immatricolazioni di auto a gpl, (-1,94%), in fase di estinzione le nuove targhe delle auto a metano (scese a settembre dalle 2.171 unità del 2021 a sole 627).

Perdura la crisi del mercato delle elettriche pure. Per le auto a corrente di fatto manca la domanda, gli incentivi provano ancora la loro inutilità e la crisi si aggrava di mese in mese: a settembre -40,08%. Su base annua, la perdita è del 24,05%, ossia un’auto elettrica nuova su quattro in meno. Finora il mercato 2022 ha assorbito 35.735 elettriche, 11.300 in meno dello scorso anno. Con una quota di mercato che non cresce dallo stentato 3,65%.

Nell’ambito dei veicoli commerciali leggeri, il diesel cala ma è arroccato attorno alla quota dell’80% (su base annua, a settembre è all’81,53%), con un contributo dei veicoli mild hybrid diesel sempre molto modesto (pari al 4,57% nel nono mese dell’anno). Gli ibridi “veri” continuano a essere virtuali: 112 immatricolazioni di LCV full hybrid a settembre e 44 di quelli plug-in hybrid. I commerciali a metano sono stati soltanto 25, quindi si avviano mestamente alla scomparsa dal mercato. Gpl al 3% di quota. I benzina, invece, crescono al 10% di market share, con una prevalenza dei veicoli mild hybrid.

ULTIMI 3 GIORNI

La corsa all’immatricolazione negli ultimi tre giorni feriali di settembre (28-29-30) è stata nella media dei mesi precedenti. Le targhe assegnate nello sprint finale, secondo i dati riclassificati nella giornata del 3 ottobre, sono state 39.468, pari al 35,4% delle immatricolazioni del mese (111.361). A settembre il marchio che ha immatricolato la maggior quota percentuale di veicoli negli ultimi 3 giorni è stato Jeep che ha targato il 68% delle sue vetture. Al secondo posto DR (64,6%). Terza è stata DS (58,9%), seguita da Citroen (50,7%) e Cupra (49,6%). Tra i meno attivi negli ultimi 3 giorni, Tesla (11%), Honda (12%), Lynk&Co (13,1%), Suzuki (15%) e Porsche (15,7%).

I veicoli commerciali leggeri targati negli ultimi 3 giorni sono stati il 30,2% del mercato totale, decisamente in calo rispetto ad agosto. Il totale delle targhe “last minute” è stato di 3.566 unità su 11.827. Più attive nelle targhe “last minute” sono state le marche Peugeot (43,8%), Fiat (43,7%) e Ford (32,4%).

EMISSIONI MEDIE DI CO2

Le tabelle rappresentate nell’analisi illustrano la classifica per marca delle emissioni medie di CO2 sul totale del venduto nel mese di riferimento (in questo caso settembre 2022) e la graduatoria “year-to-date”, cioè quella dei primi 9 mesi. Le emissioni medie di CO2 delle auto immatricolate a settembre sono in leggera discesa, a 120 g/km. Nel cumulato annuo il livello è identico: 120 g/km.