Analisi Dataforce: mai così in alto

340.000 auto aziendali “vere” è un risultato che in passato non è stato nemmeno sfiorato. Nel mitico 2007, quello dei 2,5 milioni di auto nuove, il comparto business si era fermato a 314.000 di Salvatore Saladino – Speciale Auto e Flotte aziendali 2016 Un 2016 che segna definitivamente l’archiviazione del periodo di crisi del mercato … Leggi tutto “Analisi Dataforce: mai così in alto”

340.000 auto aziendali “vere” è un risultato che in passato non è stato nemmeno sfiorato. Nel mitico 2007, quello dei 2,5 milioni di auto nuove, il comparto business si era fermato a 314.000

di Salvatore Saladino – Speciale Auto e Flotte aziendali 2016

Un 2016 che segna definitivamente l’archiviazione del periodo di crisi del mercato dell’auto. Proiettando i dati delle immatricolazioni dei primi nove mesi, a fine anno si dovrebbero raggiungere, secondo il forecast di Dataforce, 1.835.000 nuove targhe, con una quota dei privati del 62,9%, una delle “True Fleets” (le immatricolazioni delle aziende che acquistano direttamente più i noleggi a lungo termine) del 18,5%, ovvero 340.000 unità, e una degli “Special Channels” (RAC, demo e km0) del 18,6% (cioè 341.000 vetture). Un risultato che, a inizio anno, era sicuramente auspicato, ma non atteso con certezza.
Siamo lontani anni luce dai 2,5 milioni di nuove targhe registrate nell’ormai mitico 2007 ma, a giudicare dalle 340.000 auto nelle flotte vere, ben al di sopra delle 314.000 auto aziendali che furono immatricolate all’epoca. A conferma che la crisi del mercato italiano dell’automobile è stato un fenomeno che ha colpito soprattutto la clientela retail.
È presto però per cantare vittoria, perché gli analisti di Dataforce prevedono per il 2017 un assestamento delle immatricolazioni business (il forecast attuale, in assenza di proroga del “super-ammortamento”, che invece viene dato per probabile nel solo uso strumentale al momento in cui Quattroruote va in stampa, prevede per il prossimo anno 320.000 unità).
In ogni caso questi risultati sono molto positivi – e veniamo ai dati consolidati da gennaio a settembre – anche perché tutto il comparto delle flotte aziendali cresce in maniera uniforme, tranne che per gli utilizzatori professionali (taxi, ncc e autoscuole) e gli enti pubblici, il cui incremento è stato solamente del 5%. Gli acquisti diretti delle società sono cresciuti del 22,3%, ossia quasi 5 punti in più del mercato nel suo complesso (+17,5%), le immatricolazioni dei principali noleggiatori non captive (ALD Automotive, Arval, Athlon, Locauto, Car Server, LeasePlan e Sifà) sono salite del 19%, quelle dei captive (Alphabet, Leasys, Mercedes-Benz, PSA, Renault-Nissan e Volkswagen Leasing) del 10,2%, e quelle delle società minori del 35,7%.
Nell’ambito del rent-a-car, il 2016 è stato un anno positivo, anche considerando il confronto con un 2015 in cui si sono registrate le immatricolazioni supplementari dovute all’evento Expo di Milano: +11,3% per gli operatori di maggiori dimensioni, +12,7% per le concessionarie che immatricolano a uso noleggio, +44% per i rentals di dimensione locale.
Nel noleggio a lungo termine del mercato vetture, la graduatoria delle società di noleggio preferite dalle aziende italiane vede al comando anche nel 2016 Leasys, con 35.478 immatricolazioni da gennaio a settembre, mentre la seconda posizione è appannaggio di ALD Automotive (33.810 unità), seguita da Arval (32.440) e LeasePlan (24.095). I quattro maggiori player del mercato cubano assieme quasi i ¾ del mercato del noleggio a lungo termine. Questa, appunto, la graduatoria relativa alle sole “passenger cars”. Differente, invece, è la graduatoria che comprende sia le vetture che i veicoli commerciali leggeri: Leasys è sempre prima (con 45.243 unità immatricolate), ma insidiata da vicino da Arval (43.031), mentre ALD Automotive occupa il gradino più basso del podio a distanza di circa 5.000 targhe (le sue immatricolazioni 2016 sono state, fino a settembre compreso, 38.282). Guardando invece al solo comparto dei veicoli commerciali, Arval è ormai leader indiscusso nel noleggio di lungo periodo di questi mezzi. Una leadership che dovrebbe consolidarsi anche nel prossimo periodo, poiché la gara più importante dell’anno, quella di Poste Italiane, ha visto l’assegnazione proprio all’azienda controllata da BNP Paribas del lotto più consistente di veicoli.
Nelle posizioni successive, Volkswagen Leasing e Mercedes-Benz hanno rispettivamente una quota di mercato del 5,8 e del 5,6% (tra le Passenger Cars), il che significa, in termini di valori assoluti, sole 275 vetture in più per la società di noleggio del colosso di Wolfsburg. Settima, ottava e nona piazza sono appannaggio di Locauto, Alphabet (la captive di BMW) e Car Server. Considerando anche i veicoli commerciali, le tre posizioni diventano Car Server, Alphabet e Locauto. L’ultima posizione della Top Ten dei noleggiatori è detenuta da Athlon Car Lease.