A maggio il mercato rallenta. E anche il Noleggio a Lungo Termine

A Maggio  il mercato rallenta in Italia, con le nuove immatricolazioni a meno 2,73% anno su anno, confermando l’andamento altalenante degli ultimi mesi (negativo a marzo, positivo ad aprile). E crolla anche il comparto dei veicoli commerciali, a menio 7,54%. Complessivamente sono stati immatricolati 214.024 veicoli (199.303 vetture e 14.721 LCV), facendo così ridurre il forecast 2018 di Dataforce a circa 1.978 mila vetture, con una quota dei privati in leggero regresso nonostante il risultato positivo (di poco) di maggio, al 53% (cioè meno di un milione 50 mila vetture), mentre dovrebbero essere circa 102 mila le immatricolazioni aziendali dirette (market share del 5,1%). Il Noleggio a Lungo Terminedovrebbe attestarsi a fine anno a quota 300mila automobili (3mila unità in meno rispetto alla previsione dello scorso mese), con una quota di mercato del 15,2%, e scendono anche le stime per il Breve Termine a 186 mila immatricolazioni (erano 191mila nell’ipotesi formulata ad aprile), con una quoat di mercato del 9,4%. Infine continuano a crscere le auto-immatricolazioni di Case e Concessionari attorno alle 341 mila targhe (quasi 20mila in più), con un market share del 17,3%.

Pausa di riflessione del noleggio a lungo termine, dopo l’abbuffata dei primi mesi di quest’anno, chiudendo a meno 5,33%. Il long rent ha diminuito il numero delle immatricolazioni a maggio raggiungendo le 27.742 unità contro le 29.304 del maggio precedente. Tra le società, quelle captive (cioè quelle controllati dai Costruttori) hanno fatto registrare un regresso triplo rispetto alla media del comparto (meno 15,19%), mentre gli operatori generalisti Top hanno fatto segnare una performance sostanzialmente in linea con il maggio precedente: più 0,73%. Da inizio anno la crescita del noleggio è comunque vigorosa: esattamente 10 punti percentuali, pari a 12.442 vetture in più.

Il comparto del Noleggio a breve termine a maggio ha confermato le immatricolazioni sugli stessi livelli dello scorso anno: più 2,53%, confermando il trend di aprile e portando il volume delle immatricolazioni 2018 a oltre 121mila unità (più 9 mila rispetto al 2017). Il saldo positivo è di oltre 8 punti percentuali.

Le demo e le km zero dei concessionari e delle case hanno avuto un andamento altalenante: complessivamente a maggio sono state 26.185 (contro le 31.466 del 2017). Ma mentre quelle dei dealer sono cresciute del 15% (sono circa 2.500 vetture in più), quelle degli OEM si sono più dimezzate (passando da quasi 15mila a 7.200). A queste cifre, però, vanno aggiunte anche le oltre 3.800 immatricolazioni che i dealer hanno intestato a uso noleggio, che vanno ormai considerate alle stessa stregua delle km zero.

A MAGGIO IL MERCATO RALLENTA. E’ BOOM PER LA JEEP RENEGADE
Tra i brand c’è sempre Fiat al vertice, ma con un calo delle vendite ancora più evidente rispetto a quello già importante di aprile (che era stato del 15%): a maggio è stato del 22,8%. Il market share del primo costruttore in classifica, che nel quinto mese dell’anno ha immatricolato 35.633 vetture, è scesa così a quota 17,88% . Volkswagen, che fa registrare un incremento del 20,11% nelle vendite di maggio, consolidando la sua piazza d’onore nella classifica, ha immatricolato 17.909 vetture. Terza è sempre Renault, che cresce del 4,6% con 15.128 nuove targhe. Ma il gradino più basso del podio continua a essere appannaggio di Ford nella graduatoria del cumulato annuo, nonostante la battuta d’arresto di maggio (meno 7,88%). La Casa di Colonia ha immatricolato a maggio 12.783 vetture, circa mila in meno rispetto al maggio precedente. Peugeot (10.408 nuove targhe, con un decremento dell’1,51%) mantiene il quinto posto davanti a Opel (meno 4,25% con 10.122 targhe). Da segnalare che continuano le eccellenti performance di Jeep (più 130,49%, con un boom del Renegade, al terzo postoo in assoluto nelle vendite). In territorio negativo tutti gli altri costruttori, tranne Alfa Romeo (più 3,48%), Suzuki (più 12,42%), Skoda (più 2,62%), Seat (più 27,1%). Particolarmente consistente il calo di Nissan (meno 15,35%) e Mini (meno 14,49%). Tra i modeli la Fiat Panda conquista il vertice anche a maggio, pur continuando il calo di immatricolazioni che però è più contenuto rispetto agli scorsi mesi (meno 7,39%). La seconda posizione assoluta è sempre appannaggio dalla Renault Clio, che però a maggio ha rallentato (meno 12,11%), mentre al terzo posto come scritto è salita la Jeep Renegade. Poi Lancia Ypsilon, Fiat 500L e Volkswagen Polo, seguite da 5 modelli di FCA, Jeep Compass, Fiat 500, Tipo e 500X. Fuori dalla Top Ten Volkswagen Golf, Ford Fiesta e Citroen C3. Da segnalare, nelle retrovie, l’ottima performance di maggio della Renault Captur (quindicesima), che ha incrementato le sue immatricolazioni del 70%.

A MAGGIO IL MERCATO RALLENTA. COSÌ COME IL DIESEL
A Maggio il mercato rallenta anche per il diesel che proseguela sua discesa, che si accentua di mese in mese. A maggio il regresso è stato del 9,68%, mentre cresce il ricorso alle alimentazioni alternative: ibride, elettriche e metano soprattutto. A maggio il gpl ha invece perso 4 punti percentuali (in linea con il calo nel cumulato annuo). Mentre le auto a benzina sono crescite del 3%. A maggio sono state immatricolate circa 12.500 auto diesel in meno e 2.500 a benzina in più. Nei primi 5 mesi la flessione del diesel è del meno 3,71% (pari a oltre 22mila automobili nuove in meno). In crescita le auto a benzina (più 1,9%, 6mila in più). Il gpl è in regresso nel cumulato da gennaio a maggio (meno 3,76%, pari a circa 2.300 unità). L’elettrico puro vola a maggio triplicando le vendite (pur con sole 678 unità immatricolate). Il saldo da gennaio a maggio indica una crescita dell’80% sul 2017. Le auto ibride hanno avuto un incremento a maggio soltanto del 4,3%, ma di ben 25 punti nell’anno (pari a 6.400 unità in più). Da gennaio sono state targate quasi 25mila ibride, cui vanno aggiunte circa 1.200 ibride plug-in. Le auto a metano vanno a gonfie vele: sono raddoppiate a maggio e nel cumulato la crescita è del 51,5% (sono oltre 23mila veicoli).

“Le tendenze del 2018 mostrano alcuni consolidamenti, ma anche molte novità. Se è ormai assodato che gli automobilisti italiani hanno ormai sposato i Suv, che crescono in tutti i segmenti di mercato a svantaggio delle auto con carrozzerie più tradizionali (a maggio 15mila suv dei segmenti B-C-D/E in più, e 15mila berline, station wagon e monovolume degli stessi segmenti in meno), purtroppo la colpevole disinformazione mediatica sta portando il diesel ad accusare di mese in mese una flessione più accentuata (arrivata a maggio quasi al 10%). Senza una seria lobby degli operatori di settore verso gli organi di governo, la gran parte dei consumatori andrà dietro alle chiacchiere dei media e di alcuni sindaci, danneggiando sé stessi, l’ambiente e un indotto economico prezioso. Fa invece piacere segnalare il ritorno del gradimento sull’auto a metano, a svantaggio del gpl: se nel 2017 il rapporto era di 4 a 1 a favore del gpl, adesso ogni 2 auto a gpl se ne immatricola 1 a gas naturale” ha commentato Salvatore Saladino, Country Manager di Dataforce Italia.