Dopo il tracollo di marzo è arrivato il peggior aprile di sempre per il mondo del noleggio, secondo quanto si legge dall’analisi Dataforce. E dalle istituzioni non arriva altro che un silenzio assordante: il decreto Rilancio stanzia solo 100 milioni di euro in più a sostegno dell’ecobonus per la fascia con emissioni fino a 70 g/km, ovvero lo 0,2% del mercato. Un mercato che, senza aiuti, non ce la fa, con il mondo del noleggio a soffrire come non mai: il breve termine si è completamente azzerato, con sole 104 vetture targate ad aprile (con un -99,65%), mentre il lungo termine è arrivato a 1.419 immatricolazioni (-94,81%).
La situazione dopo quattro mesi. Nel cumulato del quadrimestre, a fronte di un mercato delle auto sceso della metà rispetto allo scorso anno (352.539 immatricolazioni contro le 714.923 del periodo gennaio-aprile 2019, cioè -50,69%), il comparto del lungo termine ha fatto registrare un calo del 42,43% con 57.899 nuove targhe, contro le 100.575 del primo quadrimestre 2019. Il breve termine scende invece del 52,51%, passando da 92.715 a 44.031 immatricolazioni. Male anche i veicoli commerciali leggeri: con il crollo di aprile (-90,99%, con 1.286 immatricolazioni, contro le 14.273 di dodici mesi fa), il saldo del primo quadrimestre è negativo di 45,23 punti percentuali, a fronte di 31.804 registrazioni contro le 58.064 del 2019.
La prima parte di maggio. Dopo i primi 13 giorni del mese, il noleggio a lungo termine vede 3.301 vetture immatricolate contro le 7.463 dell’anno scorso, mentre il breve raggiunge le 151 nuove targhe, contro le 6.410 dell’anno scorso. Per i due canali, dunque, si registra un calo rispettivamente del 55,77% e del 97,64% nel contesto di un mercato vetture che, nel suo complesso, risulta in flessione del 35,21% rispetto a maggio del 2019. Insomma, un disastro annunciato che sembra lasciare indifferente il governo, malgrado il settore comporti entrate per il fisco a nove zeri.
I player del mercato. La lieve ripresa di aprile non cambia di molto la classifica degli operatori di settore: Leasys, la captive di FCA Bank, rimane la società di noleggio a lungo termine che immatricola di più sul nostro mercato con 18.791 veicoli nei primi quattro mesi (-15,8%); al secondo posto c’è Arval (11.724 nuove targhe, -28,5%), mentre in terza posizione si conferma con 7.663 veicoli (-37,1%) ALD Automotive, che nel primo bimestre era stata sorpassata da Volkswagen Leasing, la quale chiude il primo quadrimestre in positivo con 7.298 mezzi per un +11,9% anno su anno. LeasePlan, con 6.682 unità targate, è al quinto posto (-32,4%). Questi cinque operatori dominano il mercato: Leasys, con il 28,6% di market share, in crescita, Arval (17,8%), ALD Automotive (11,6%), Volkswagen Leasing (in crescita all’11,1%) e LeasePlan (10,2%). Complessivamente queste società raggiungono una quota di mercato del 79,3%, aumentata di 1,6 punti rispetto al 2019. La fetta di mercato rimanente, il 20,7%, è suddivisa tra le altre compagnie in classifica: Car Server (a -1,8% sul 2019), Sifà (+14,8%), Alphabet (-36,6%), Free2Move Lease (gruppo PSA, +39,7%), Mercedes-Benz Charterway (+43,4%), ES Mobility (la captive di Renault-Nissan, +16,4%), Athlon (-80,2%), Rent2Go (+11,6%), Program, Toyota Fleet Mobility, Pan e GFC. Nel deserto del noleggio a breve termine, il primo quadrimestre del 2020 continua a vedere al primo posto Hertz, che, con 8.809 veicoli (-24,7%), mantiene a distanza l’operatore che lo scorso anno era al vertice della classifica, ovvero Avis, che si ferma a 7.379 mezzi (-8,9%). Al terzo posto c’è Locauto (5.206 nuove targhe, -4,5%), seguita da Sixt (4.022, -30,5%), Europcar (3.645, -41,6%), Rent a Car Italy (2.719, -23,4%) e Goldcar (1.826, -58,2%).