Il mercato. L’andamento nei primi cinque Paesi Ue al netto delle «km zero»
L’entrata in vigore delle nuove normative nei test sulle emissioni che, dal primo settembre, rendono obbligatorio l’utilizzo del ciclo Wltp, ha dato origine a un forte incremento delle immatricolazioni di automobili in Europa nei primi otto mesi 2018, per smaltire le giacenze di prodotto della precedente generazione. A beneficiare di questa accelerazione sono stati tutti i canali di vendita, privati, aziende, noleggi e auto-immatricolazioni di costruttori e concessionari. Anche se l’incremento di agosto non ha sostanzialmente variato il trend registrato nel 2018 nei principali Paesi d’Europa: una moderata crescita in Germania, un sostanziale equilibrio del mercato italiano – dove l’impennata di agosto è stata meno vigorosa –, un aumento importante in Francia, un’accelerazione in Spagna e una flessione abbastanza accentuata nel Regno Unito. Dell’impennata d’agosto ha beneficiato il comparto True fleets, classificazione di Dataforce che con “flotte vere” indica le immatricolazioni a società in proprietà, leasing e noleggio a lungo termine depurate dalle autoimmatricolazioni dei costruttori e delle loro reti di vendita, e delle immatricolazioni Rac, ovvero i noleggi a breve termine. Nel Regno Unito, nonostante la Brexit, le True fleets sono cresciute del 23,7%, il miglior risultato del 2018, in Francia del 28,9%, in Germania del 18,2%, in Italia del 22,3%, in Spagna addirittura del 48,8%.
Francia: in crescita il rent-a-car
L’unica variazione significativa nell’oscillazione tra i canali di vendita nel 2018 è la forte crescita delle immatricolazioni di noleggio a breve termine che, da una quota di mercato di poco superiore al 10% nel 2016 e nel 2017, quest’anno ha sfiorato il 13% di market share. In termini di volumi, significa che i rent-a-car (Rac) hanno immatricolato da gennaio ad agosto oltre 195mila vetture contro le 230mila dell’intero 2017. Il peso dei privati è attestato sempre appena al di sotto del 50% sul totale del mercato, in leggera contrazione. I tre punti recuperati dai noleggi a breve sono stati persi soprattutto dalle autoimmatricolazioni e dalle True fleets. Quest’anno le “flotte vere” francesi rappresentano il 21,26% del mercato. A perdere terreno sono state le intestazioni dirette delle aziende, al di sotto del 12% di quota di mercato, mentre i noleggi a lungo termine si mantengono vicini a quota 10%.
Germania: privati in ripresa
A beneficiare dell’incremento delle immatricolazioni nei primi 8 mesi dell’anno in Germania è stato soprattutto il canale dei privati, mentre quello delle True Fleet ha perso più o meno quanto ha guadagnato il retail, circa 1,5 punti. Nel 2018 i privati rappresentano il 37% del mercato, le flotte poco più del 23. Come è noto, in Germania il canale Dealers&Manufacturers riveste grande importanza: quest’anno sfiora il 29% di market share, appena al di sotto del 2017. Tornando alle True fleets, il leggero arretramento di quota non significa una contrazione delle immatricolazioni: sono cresciute del 3% grazie anche al +18,2% di agosto.
Italia: Nlt la formula vincente
A beneficiare di un sostanzioso incremento delle immatricolazioni è il canale True fleets, che passa dal 18% di quota del 2017 a un abbondante 19%. Il merito però è del noleggio a lungo termine, che nei primi 8 mesi di quest’anno ha incrementato le immatricolazioni dell’11,2%, mentre gli acquisti aziendali diretti hanno perso quasi l’1%. La tendenza alla crescita del comparto del noleggio a lungo termine è uno dei trend più consolidati degli ultimi anni sul mercato italiano, così come la continua erosione di quota dei privati, compensata dalle km zero. Sempre più importante la quota dei noleggi a breve : nei primi 8 mesi dell’anno sono state immatricolate più vetture che nell’intero 2016.
Uk: la ripresina non basta
La Gran Bretagna continua a scontare il clima di incertezza innescato dalla Brexit. Il mercato è in flessione e la posizione di secondo paese del continente in termini di immatricolazioni, dopo la Germania, è ormai insidiato dalla Francia (1.571.986 targhe in UK da gennaio ad agosto, 1.513.632 in Francia). La ripresina di agosto è stata un pannicello caldo, che ha soltanto attenuato il calo delle vendite, portando il consuntivo a -4,2%. Le quote di mercato suddivise tra i canali rimangono sostanzialmente inalterate, tranne un incremento dei noleggi a breve termine (che hanno raggiunto il 9,5% di quota); i privati rimangono attorno al 44%, le immatricolazioni aziendali attorno al 34.
Spagna: Rac meglio delle flotte
Con una crescita delle immatricolazioni del 14,6%, la Spagna rappresenta il mercato più positivo tra i Top5 Europa. I privati crescono un po’ meno e quindi la loro quota è scesa in maniera significativa, dal 52 al 47,5%. Le True Fleets, invece, non rappresentano più il secondo canale in ordine di importanza: con una market share del 20,33% sono state superate dai noleggi a breve termine, cresciuti al 21,4. Il Rac è un canale fondamentale per la Spagna, anche se surclassato nei due anni precedenti dalle True fleets.
Salvatore Saladino
L’autore è country manager Dataforce