Salvatore Saladino
Il noleggio a lungo termine (Nlt) ha fatto segnare nel 2015 un’annata eccellente: con 215.579 immatricolazioni (tra vetture e veicoli commerciali), ha sopravanzato il 2014 di quasi 30mila unità (l’anno precedente furono 186.904 le nuove targhe). Una crescita importante, che testimonia che il mercato business è sempre più orientato verso il Nlt, una formula di acquisizione che concede tutti i vantaggi dell’utilizzo senza gli svantaggi della proprietà.
Per la prima volta, Dataforce (la multinazionale con sede a Francoforte che fornisce statistiche segmentate alle Case automobilistiche, ndr) ha inserito nelle classifiche degli operatori Nlt i veicoli commerciali. Non è casuale: per importanza strategica e volumi non si può più fare a meno di valutare anche questo segmento di mercato. I dati così rielaborati (che Il Sole 24 Ore pubblica in anteprima), fotografano quali sono i player che hanno raggiunto le migliori performance. Va chiarito che si tratta di un forecast effettuato riallocando le immatricolazioni di Nlt, i cui documenti non sono ancora arrivati al Pra, in base al peso percentuale delle immatricolazioni per provincia registrate dal ministero Infrastrutture e trasporti nel 2015. Di fatto, possiamo dare un bilancio pressoché definitivo, vista l’attuale distribuzione delle immatricolazioni per provincia delle singole società di noleggio.
I dati del 2015 sul mercato totale Italia (cioè le immatricolazioni di noleggio a lungo termine di automobili e di veicoli commerciali sotto le 7 tonnellate di peso totale) offrono diversi spunti interessanti. Leasys, la captive di Fca, rimane il player di riferimento, anche se non cresce nei volumi; anzi, perde circa 500 immatricolazioni.
Analizzando il dato “splittato” tra Passenger cars e Lcv (Light commercial vehicles), si può notare che Leasys recupera leggermente nei furgoni (circa 150 unità in più) e perde qualcosa sulle vetture (-650 unità circa). Una variazione infinitesimale, dunque, anche se, guardando le performance di alcuni degli altri player, si ha l’impressione che la captive di Fca abbia sperimentato una forte concorrenza da parte dei primi due diretti competitor.
Arval (Gruppo Bnp Paribas) ha consolidato il suo secondo posto assoluto, a brevissima distanza da Leasys (solo un paio di migliaia di unità separano ormai i due operatori). Arval ha due motivi per giudicare il 2015 un anno di successo: ha mantenuto il primato nei veicoli commerciali, dove è prima in classifica, ed è cresciuta di quasi cinquemila unità nelle auto. Ma è stata Ald Automotive la protagonista assoluta del 2015, con un saldo positivo di oltre novemila pezzi sul 2014. Il colosso francese (Gruppo Société Genérale) è ormai vicinissimo agli altri due player che dominano il mercato. In quale comparto ha fatto meglio Ald? Senz’altro in quello automobilistico: è passata da 27.633 a 36.160 immatricolazioni. Più moderata, invece, la crescita nel segmento veicoli commerciali: da 3971 unità a 4.664.
Una crescita importante ha fatto registrare anche LeasePlan, che nel 2015 ha sfiorato le 30mila nuove targhe: oltre seimila auto in più e 1.250 autocarri. La top five della graduatoria 2015 dei noleggiatori a lungo termine si completa con la quinta posizione della captive di Mercedes-Benz, che scala posizioni sopravanzando Volkswagen e Alphabet, con oltre quattromila nuove immatricolazioni in più rispetto al 2014, quasi tutte automobili. Volkswagen, invece, arretra, anche se di poco. CarServer, da parte sua, arriva a sfiorare le diecimila nuove targhe (furono 6.247 nel 2014). La crescita dell’azienda di Reggio Emilia è tra le più significative del 2015: un aumento importante, ottenuto sul versante auto, ma ancor di più su quello dei commerciali: nel 2015 ne ha targati quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Crescita in linea col mercato da parte di Alphabet (Gruppo Bmw) e Athlon Car Lease, mentre Locauto passa da 2.950 immatricolazioni a 4.422 (la quota dei veicoli commerciali è trascurabile).
Da segnalare, infine, l’ingresso nella graduatoria Dataforce di un nuovo player: ES Mobility. Di fatto è la captive del Gruppo Renault-Nissan (controllata al 100% da Rci Banque). Con questo ingresso, i due marchi sono passati dalle 634 targhe del 2014 alle 2.364 del 2015.
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