Era da tanto tempo che non si vedeva una nevicata come quella che ha imbiancato tutta Italia due settimane fa, così come era da tanto tempo che non si vedeva un inizio mese tanto a rilento nel mercato dell’auto.
I primi 6 giorni lavorativi di marzo viaggiano al 33% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017 mentre, sul cumulato, il ritardo è di quasi il 18%.
È vero che è troppo presto per ipotizzare un mese nero per il nostro comparto ma, se l’andazzo dovesse essere confermato anche alla chiusura di questa settimana, credo che il mese produrrà un qualche record degli ultimi tre giorni.
Vogliamo immaginare che la neve e il mal tempo di inizio marzo abbiano bloccato gli uffici della Motorizzazione e il PRA nell’emissione delle targhe (uffici vuoti, assenze per malattia e cose del genere)? Forse…
Oppure sapere che queste elezioni (oppure questa legge elettorale) e i suoi vincitori Di Maio e Salvini ci abbiano garantito l’ingovernabilità? Le gente si preoccupa per queste cose e magari per acquistare una macchina “è il caso che ci si pensi più avanti”.
Per scendere più nel tecnico, invece, chissà che il mancato rinnovo del superammortamento per le vetture abbia ucciso l’unico vero supporto al mercato delle flotte che il governo abbia fatto la cortesia di regalarci e che già l’effetto “anticipo 20%” si sia esaurito.
O, infine, sarà che il perdurare delle immatricolazioni “tattiche” abbia troppo drenato i budget trimestrali per garantire un adeguato supporto alle campagne commerciali?
Lascio al lettore le considerazioni sui numeri della tabella che, ahimè, si leggono da soli, fin troppo bene. La sola nota metodologica è che la tabella è costruita secondo lo schema 80/20, ovvero mette in chiaro i marchi che valgono l’80% del mercato, raggruppando i rimanenti sotto la voce “Altri”, ed è ordinata per differenza percentuale della prima settimana di marzo 2018 sulla stessa del 2017.
Voglio solo lasciare uno spunto di riflessione per non trovarci a fine mese con qualche lacrima di coccodrillo di troppo…