Focus Noleggio Dataforce: secondo trimestre 2023

Il Noleggio a Lungo e Breve Termine nel secondo trimestre 2023

Roma, 7 luglio 2023

Bastano due dati per inquadrare l’importanza del noleggio passenger cars nella prima metà del 2023: +76% per i rent-a-car e +46,7% per il long term. Assieme, i due canali hanno realizzato 95.000 targhe aggiuntive rispetto al primo semestre 2022. Ovvero quasi i due terzi delle immatricolazioni in più: non male per un comparto che rappresenta in media quasi un’immatricolazione su tre.

Nei primi 6 mesi di quest’anno il noleggio a lungo termine ha targato 209.066 Passenger Cars, cioè circa 66.500 in più. Il breve termine ha immatricolato 65.018 Passenger Cars (compreso il rent-to-rent), oltre 28.000 in più. In un mercato che rimane ben distante dall’epoca pre-Covid (quest’anno mancano all’appello già 240.000 immatricolazioni rispetto al 2019), la vera spina dorsale si dimostra proprio il noleggio.

In ambito Light Commercial Vehicles, la crescita del NLT è meno evidente: +4,42%, a fronte di una media del mercato che sfiora il +10%: ma il confronto è con un primo semestre 2022 che aveva fatto segnare uno straordinario +40% e quindi un seppur modesto incremento è comunque molto positivo. Il breve termine, rent-to-rent incluso, continua la sua cavalcata (+78,89%) alla ricerca di un recupero che, a tre anni abbondanti dallo scoppio della pandemia, ancora non si era visto in questo canale. Il mercato dei veicoli commerciali nel suo complesso, anche e soprattutto grazie alle performance del renting, quest’anno è tornato esattamente sui livelli pre-Covid.

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Scendendo più nel dettaglio, il noleggio a lungo termine Passenger Cars nel secondo trimestre 2023 ha targato 104.895 vetture (oltre 25.000 in più), per una crescita del 31,81%. Meno brillante, come accennato in precedenza nell’analisi sul semestre, la performance degli LCV, che hanno immatricolato 14.723 unità (807 targhe in più), incrementando i volumi del 5,8%.

Passando al mercato del noleggio a breve termine e ricordando che i numeri pubblicati comprendono anche i volumi in Rent to Rent finora iscritti al registro dei locatari, le Passenger Cars hanno chiuso il secondo trimestre con 37.087 vetture immatricolate, in crescita del 42% rispetto al Q2 del 2022, mentre, negli LCV si è registrato un volume di 3.354 nuove targhe, con un aumento dell’80,42%.

IL FORECAST DEL NOLEGGIO

La previsione aggiornata di Dataforce per il 2023 ipotizza un volume del noleggio a lungo termine (comprensivo di contratti con privati e aziende, e al netto del rent to rent) di 400.000 Passenger Cars, con una crescita del 34,2% (la stima è oltre 100.000 targhe in più rispetto al 2022) e con una quota di mercato del 25% sul mercato totale, in crescita di 2 punti e mezzo nella market share. In ambito LCV, il livello di nuove immatricolazioni previsto è di 53.000 unità, quasi 6.000 targhe in più rispetto all’anno scorso. È una crescita più modesta (+12,7%) rispetto a quella che farà registrare il comparto Passenger Cars, ma è un risultato interessante, perché il NLT raggiungerà una market share del 32,1% (quasi un terzo dell’intero mercato), cioè oltre un punto in più nei confronti del 2022.

Il breve termine, rent to rent incluso, farà segnare un incremento ancora più vigoroso, dimostrando nei fatti di essere uscito dalla crisi generata dalla pandemia e dalla congiuntura economica sfavorevole degli ultimi tre anni, nonostante il giro di vite imposto dai Costruttori alle politiche di sconto e holding cost. I volumi delle immatricolazioni saranno quest’anno quasi raddoppiati: Dataforce prevede 115.000 targhe, contro le 61.593 del 2022 (+86,7%). In ambito LCV lo short rent dovrebbe raggiungere le 10.000 nuove immatricolazioni, con una crescita del 67,4%. L’anno scorso i rent-a-car targarono solamente 5.975 LCV.

L’ANALISI DEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE PER OPERATORE

Con un incremento che sfiora il 50% rispetto al Q2 2022, Arval si posiziona al vertice della graduatoria tra gli operatori del NLT: da aprile a giugno ha targato 17.712 Passenger Cars (5.870 in più). Leasys è seconda: ha immatricolato nel periodo 16.043 vetture (+14,93%, per un incremento di 2.084 unità). Terza è LeasePlan con 13.089 targhe. Un risultato eccellente che vale una crescita del 58,33% (4.822 targhe aggiuntive). Al quarto posto ALD Automotive, la cui performance è in crescita del 16,33% (+1.739 unità). Quinta è Volkswagen Leasing: 9.734 nuove targhe (1.674 in più, +20,77%). Per effetto dei risultati del Q2, la graduatoria del primo semestre 2023 vede le posizioni Top5 esattamente nello stesso ordine: Arval, Leasys, LeasePlan, ALD Automotive e Volkswagen Leasing. Nel periodo aprile-giugno vanno segnalate anche le eccellenti performance di UnipolRental, che si posiziona sesta assoluta, con +85,88%, Kinto Italia (la captive di Toyota) +78,3%, Athlon +96,08%, ES Mobility (la controllata di Renault e Nissan) +122,71% e Lynk & Co Italy che ormai viaggia a ritmi superiori alle 1.000 unità al trimestre.

Passando alla classifica dei Veicoli Commerciali Leggeri nel Q2, la leadership è di Leasys che però ha targato molto meno dello scorso anno: 2.975 LCV contro i 5.224 del Q2 2022. Alle sue spalle si avvicina Arval, che nel trimestre ha immatricolato 2.679 veicoli commerciali leggeri (ben 1.290 in più, per una crescita pari a +92,87%). Terza è UnipolRental, anch’essa protagonista di un’accelerazione notevole (ma inferiore a quella del Q1): +53,11% per complessive 2.090 nuove targhe (725 in più). Anche la titolare del quarto posto del Q2, ALD Automotive, ha fatto segnare un importante passo avanti: +69,18% per un livello di immatricolazioni di LCV pari a 2.064 unità (844 in più). Quinta risulta LeasePlan che però, rispetto alle concorrenti che la precedono in classifica, non riesce a migliorare i numeri del Q2 2022: ha targato infatti 1.603 LCV (65 in meno, -3,9%). Anche in questo caso la Top5 semestrale del NLT dei mezzi da lavoro corrisponde esattamente a quella del Q2: Leasys al vertice, seguita da Arval, UnipolRental, ALD Automotive e LeasePlan.

L’ANALISI DEL NOLEGGIO A LUNGO TERMINE PER OPERATORE DEL PROSSIMO FUTURO

Prima di passare all’analisi del mercato del breve termine, apriamo una porta sul futuro: come sarebbe la classifica, oggi, degli operatori del lungo termine se tutti i nuovi assetti fossero già pienamente operativi?

Nel mercato vetture, il podio cambierebbe con  ALD | LeasePlan  in testa seguita da Leasys/Free2Move e Arval.

Nel mercato veicoli commerciali leggeri, Leasys/Free2Move sempre in testa ma seguita da ALD | LeasePlan  e dalla “nuova” UnipolRental:

Con questo nuovo assetto dell’offerta, i primi 3 operatori avranno in mano più della metà del mercato in ambito PC e addirittura i due terzi in ambito LCV, il che apre interessanti scenari sul futuro dei prodotti di noleggio e su quali contromisure potranno o vorranno prendere gli altri attori, soprattutto Arval, che cederà la leadership del mercato vetture, e Volkswagen Leasing, che manterrà la quinta posizione ma che dovrà guardarsi dalla rimonta degli altri, sempre nel comparto passenger cars.

L’ANALISI DEL NOLEGGIO A BREVE TERMINE PER OPERATORE

La classifica del Q2 2023 degli operatori di breve termine tra le Passenger Cars conferma il trend del trimestre precedente, con Avis Budget Italia che si conferma leader provvisorio con 8.191 vetture (+46,32%) davanti a Hertz Italiana, che ha immatricolato 5.538 Passenger Cars (-9,78%). Al terzo posto si posiziona Europcar che ha ricominciato a inflottare in maniera significativa: ha targato infatti 5.375 Passenger Cars, mentre nello stesso periodo dello scorso anno ne aveva immatricolate soltanto 833. Anche rispetto al Q1 di quest’anno Europcar è stata decisamente più vivace. Il quarto posto è di Sixt, che ha immatricolato 4.506 vetture, oltre il triplo del Q2 2022 (+253%). La quinta piazza va all’insieme degli Altri Operatori con 3.752 immatricolazioni complessive. A seguire, le auto-immatricolazioni di Dealer e Case Auto uso noleggio (2.752 unità), in crescita del 71,14%, davanti a Locauto Rent, Noleggiare, Autovia. Nelle posizioni seguenti tutti gli altri player che nel trimestre non hanno raggiunto le 1.000 unità ciascuno. Nella classifica generale del primo semestre, le posizioni di vertice cambiano di poco: al primo posto Avis Budget Italia, seguita da Hertz, Europcar, gli Altri Operatori del Noleggio e Sixt.

Nel comparto dei veicoli commerciali leggeri, il mercato dei RAC si conferma molto frammentato: l’insieme degli Altri Operatori si mantiene in prima posizione, con una quota del business attorno al 43% (ma in regresso di quasi 20 punti). A seguire, un quartetto di player tra i più importanti, che hanno ricominciato a rinnovare il loro parco di LCV: Avis Budget Italia, Europcar, Hertz Italiana e Locauto Rent. La classifica generale del primo semestre conferma quella del Q2 per le prime due posizioni: Altri Operatori al vertice, seguiti da Avis Budget. Terza risulta Hertz, con Europcar che si installa sulla quarta piazza e poi a seguire l’insieme dei noleggi di Case e Concessionari, Buy Fleet, Noleggiare, Locauto Rent e Sixt. A quota zero le targhe di tutti gli altri.

NBT – FOCUS IMPORTAZIONI

La strategia commerciale dei costruttori è molto cambiata negli ultimi anni: aumentare i profitti a discapito dei volumi. A risentirne non sono soltanto i clienti privati e quelli aziendali, che hanno visto ridursi di parecchio le scontistiche, ma anche gli operatori del noleggio, in particolare quelli del breve termine, utilizzati per fare quota o smaltire la sovracapacità produttiva che il mercato non riusciva ad assorbire e che oggi, invece, sono relegati all’ultimo posto delle strategie commerciali fino ad arrivare al rifiuto delle forniture (anche se ci sono delle eccezioni importanti, con la Polestar 2 che realizza il 67% del suo mix di vendita nel RAC, quasi tutto con Hertz). Alcuni operatori, quindi, hanno cominciato a guardarsi intorno, per cogliere nuove opportunità di mercato. Per esempio rivolgendosi ai nuovi marchi emergenti, che alle quote di mercato devono guardare per forza, così come devono raggiungere presto un volume che permetta di far vedere le loro vetture per strada. Ma anche andando ad acquisire stock provenienti dall’estero, targati e non, grazie ai commercianti di auto che, chissà come, chissà da chi, le vetture le riescono a trovare e a fornire. Nella tabella che segue, Dataforce ha cominciato a monitorare le immatricolazioni degli operatori del noleggio a breve termine nel primo semestre e ha evidenziato questo fenomeno, che per ora riguarda numeri piccoli ma che, se le politiche dei costruttori sul mercato italiano dovessero continuare su questa linea, sono destinate a crescere ancora. Nel primo semestre di quest’anno, per esempio, il 12% delle immatricolazioni di Avis Budget Italia erano costituite da auto di provenienza non ufficiale (quasi tutte già targate), per Europcar l’11%. Ancora più evidenti i numeri di Sicily by Car: un’auto su quattro di quelle targate quest’anno sono di importazione parallela.

L’ANALISI DEL NOLEGGIO PER ALIMENTAZIONE

Il trend evidenziato nel primo trimestre è confermato anche nel Q2: nel noleggio a lungo termine la maggior crescita di volumi nelle alimentazioni riguarda quelle più tradizionali, ovvero benzina e diesel: +42% per le auto a benzina (comprese le mild hybrid) e +35,5% per le diesel (anch’esse con “l’aiutino”). Il risultato è che da aprile a giugno sono state targate +11.000 auto a benzina e +12.000 a gasolio. La market share delle benzina si attesta al 35,4% (36,5% su base semestrale) e quella del diesel non si schioda dal 43% (anzi cresce di oltre 1 punto rispetto all’anno scorso). Nel primo semestre le auto a gasolio si mantengono sempre al 43%.

Significativo l’incremento percentuale delle full hybrid (+44,7% nel Q2), ma in termini di quota di mercato si tratta del 6,4%, con una crescita di solo mezzo punto. Se il mercato del NLT da aprile a giugno è cresciuto del 32%, le immatricolazioni di plug-in hybrid sono invece scese (soltanto del 2,3%, altro segnale che rimette il buon senso al suo giusto posto). Bene (si fa per dire…) con le elettriche: +37,5%, dunque in crescita maggiore rispetto alla media del mercato: ma stiamo parlando di una market share del 4,56% su base trimestrale che, se parametrata al semestre, scende al 4,06%.

Tra i Light Commercial Vehicles la situazione è ancora più evidente: nel NLT (come nel resto del mercato), il diesel la fa ancora da padrone assoluto. Anzi, continua a crescere nel suo gradimento: nel Q2 la market share è salita di ben 10 punti (superando il 75%), mentre su base semestrale conquista il 78% (e sono oltre 12 punti in più rispetto al 2022). Chi perde quota? I mezzi commerciali a benzina (-15 punti da gennaio a giugno). E che succede agli ibridi “veri” (full e plug-in)? Non pervenuti: soltanto 327 immatricolazioni dei primi nel primo semestre e 613 dei secondi, sempre nello stesso periodo. Certo: sono in crescita, ma cumulativamente rappresentano appena il 3% del mercato.

Molto meglio performano i veicoli commerciali leggeri a corrente: già nel Q2 hanno raggiunto una quota dell’8,5% sul totale, percentuale che scende, nell’intero semestre, al 7,7%. Il trend è, ovviamente, di crescita sul 2022. E i veicoli a gas? Stanno uscendo di scena.

Nel breve termine le motorizzazioni benzina e diesel complessivamente conservano l’87% del mercato, perdendo complessivamente soltanto 1,5 punti rispetto al 2022. Ma mentre le auto a benzina perdono nel Q2 quasi 14 punti di quota, le diesel salgono di 15,5 punti. Se non è un’inversione di tendenza questa… Le altre alimentazioni hanno movimenti al rialzo e al ribasso quasi impercettibili, se non per le elettriche pure che iniziano a comparire nelle flotte dei rent-a-car. Nell’ambito dei veicoli commerciali leggeri lo short rent rimane legato al diesel: 92% di quota sia nel Q2 sia nel semestre. Rispetto al 2022? La market share addirittura cresce…

TOP 5 DEI MODELLI PER TIPOLOGIA DI UTILIZZATORE

I modelli preferiti nel noleggio cambiano parecchio a seconda della tipologia di cliente: nel noleggio a lungo termine per i privati, i modelli più apprezzati sono esclusivamente SUV, anche perché l’offerta è ormai soltanto di questo tipo. Nell’ordine sono: Volkswagen T-Roc, Toyota Yaris Cross, Tiguan, Cupra Formentor e Kia Sportage. Tiguan e Peugeot 3008 comandano la graduatoria nel noleggio a lungo termine per aziende, seguite da Fiat Panda, Volkswagen Golf e Skoda Octavia. Nel breve termine, la Top 5 è dominata da modelli del Gruppo Stellantis: Fiat Panda, 500X, Lancia Ypsilon, Fiat 500 e Peugeot 3008.

Tra i veicoli commerciali leggeri, il noleggio ai privati ottiene volumi modestissimi. La graduatoria, comunque, vede al primo posto il Ford Transit Custom, seguito da Renault Master, Volvo XC40, Fiat Fiorino e Ducato. Nel noleggio a lungo termine alle flotte aziendali Citroen C3 precede un terzetto di Fiat: Panda, Fiorino e Doblò. Quinto il Peugeot Boxer. Il breve termine mantiene al primo posto l’Iveco Daily, a seguire Fiat Ducato, Ford Transit Custom, Ford Transit, e Opel Movano.

DISTRIBUZIONE DEGLI OPERATORI PER TIPO DI UTLIZZO

La Top 5 Passenger Cars per operatore della tabella seguente, si propone di studiare il grado di “predisposizione” dei noleggiatori (di lungo e di breve) ai vari tipi di utilizzo dei veicoli.

Il cluster del noleggio non iscritto contiene tutte quelle immatricolazioni del primo semestre 2023 che non sono state ancora dichiarate all’archivio dei locatari del Ministero per utilizzi superiori ai 30 giorni (come prescritto con circolare n° 15513 del 10 luglio 2014) e che rischiano una sanzione da 727 a 3.629 euro e il ritiro della carta di circolazione. Essendo a metà anno, il volume di iscrizioni non ancora registrate è ancora abbastanza elevato.

Sicuramente però nell’ambito del noleggio ai privati, Volkswagen Leasing, Arval, LeasePlan, UnipolRental e ALD Automotive mostrano una maggiore predisposizione verso questa tipologia di clientela rispetto ad altri player. Così come Arval, Volkswagen Leasing, LeasePlan, Leasys e UnipolRental sono anche molto concentrate sulle flotte aziendali. Nei numeri, però mancano importanti quantitativi di vetture non ancora iscritte al registro dei locatari di operatori dai grandi volumi, come Leasys, Arval, ALD, LeasePlan: non a caso i player che sono al vertice delle classifiche dei noleggiatori.

SCELTE DI ALIMENTAZIONE PER TIPOLOGIA DI UTILIZZATORE NEL NLT

L’utilizzo dei veicoli di noleggio a lungo termine impone una scelta specifica sull’alimentazione sulla base delle percorrenze previste. I privati, per esempio, convergono tendenzialmente verso i modelli a benzina (39,5%). E, nel caso di opzione ibrida, si rivolgono più al plug-in hybrid (12,6%) che al full hybrid (9,1%). Queste percentuali, però, sono entrambe nettamente più alte che nelle altre tipologie di utilizzatore. Se per i privati l’opzione diesel vale per il 30% degli utenti, nel NLT aziendale conquista una quota ben più alta: il 51,7%, mentre scende a 1 cliente business su 4 la scelta del benzina. Da segnalare, infine che se il gas (quasi tutto gpl, ovviamente), è un’opzione molto gradita dal cliente privato che compra l’auto, per l’utente del noleggio è una possibilità di scelta che convince soltanto il 2,5% degli utilizzatori del NLT.

In ambito LCV, le scelte delle microimprese e degli artigiani sono tradizionalmente legate al diesel (80%), mentre per le aziende più strutturate il mezzo commerciale a gasolio vale il 66,8%, con una quota del benzina che ormai è salita quasi al 22%.