L’analisi dei sette Paesi di maggior peso nelle immatricolazioni del 2017 (in ordine di volumi Germania, Regno Unito, Italia, Spagna, Belgio e Olanda) che ha realizzato Dataforce evidenzia che tutte le sette nazioni ha accresciuto le vendite (le cifre si riferiscono al mercato nel suo complesso: Passenger Cars + Light Commercial Vehicles fino a 3,5 tonnellate), tranne la Gran Bretagna, e la Spagna che si è fermata sullo stesso numero di nuove targhe dell’anno precedente. Complessivamente i sette Paesi hanno immatricolato lo scorso anno 12.463.890 veicoli rispetto ai 12.045.006 del 2016. Il balzo in avanti più significativo è stato quello dell’Italia (da 1.967.119 a 2.114.071 unità), che ha scavalcato la Francia.
Tutti i canali di distribuzione sono in crescita: privati, True Fleets (le flotte vere, cioè le intestazioni dirette delle flotte aziendali assommate ai noleggi a lungo termine), i noleggi a breve termine e le auto-immatricolazioni delle Case costruttrici e dei Dealer. Su quest’ultimo canale, la pressione commerciale è stata massima soprattutto in Italia. Nel complesso sono stati auto-immatricolati 330.000 veicoli, il doppio rispetto al 2015 e con oltre 100.000 unità in più rispetto al 2007, che fu l’anno d’oro del mercato dell’auto in Italia, con oltre 2,5 milioni di immatricolazioni di automobili.
Il mercato dei privati più importante d’Europa è quello italiano, e anche questa è una novità assoluta: con 1.247.857 immatricolazioni, il nostro Paese precede (di un soffio) la Germania (1.224.943) e il Regno Unito (1.124.547). Soltanto quattro anni fa, l’Italia era quarta alle spalle di Germania, Gran Bretagna e Francia. Nonostante questo primato, la quota dei privati in Italia è scesa dal 62% del 2016 al 59% del 2017. Nell’ambito delle flotte aziendali, nonostante il boom del noleggio a lungo termine del 2017 (+20%, con oltre 300.000 veicoli immatricolati), l’Italia è soltanto quarta, alle spalle delle solite Gran Bretagna (leader da sempre in questo comparto), Germania e Francia.
Nello short term, l’Italia è addirittura quinta, sorpassata anche dalla Spagna. Anche in questo caso, però, le immatricolazioni sono in crescita. Le auto-immatricolazioni hanno superato per la prima volta il milione di targhe in Germania. L’Italia è terza con 330.854 (oltre 100.000 in più rispetto al 2016). Ma la vera differenza è che in Italia le auto-immatricolazioni sono soprattutto delle reti di vendita dei concessionari, mentre in Germania (e in Francia) sono i Costruttori a realizzare il maggior numero di auto-intestazioni, data la presenza di un grande numero di fabbriche nazionali.
Nell’ambito delle alimentazioni, la Germania conquista la quota maggiore di auto a benzina (il 32% sul totale dei sette Paesi, è leader anche tra i diesel con quasi il 24% delle vendite complessive (ma in calo di circa 2 punti percentuali. L’Italia è la seconda nazione per volumi di immatricolazioni di auto a gasolio (22%). Tra le elettriche, Germania e Francia si equivalgono: insieme conquistano il 60% delle vendite di auto a zero emissioni. Il Regno Unito, invece, è leader tra le ibride con una quota del 24%, mentre l’Italia conquista quasi il 90% delle vendite totali di auto a gas.